Vox Populi: in città meno sicurezza

Microcriminalità, furti e spaccio: sono questi i problemi segnalati da molti modenesi che abbiamo contattato nel corso degli ultimi sondaggi sui quartieri cittadini. Quella che emerge, infatti, è la fotografia di una città che è cambiata radicalmente negli ultimi anni. La mancanza di sicurezza non è solo questione di percezione, aumentano infatti gli scippi, le rapine e soprattutto i furti in appartamento: nel 2017 Modena è risultata terza tra le province italiane per numero di furti in casa. Anche lo spaccio è sotto gli occhi di tutti.

Per contrastare questi fenomeni il Comune ha messo in campo diversi interventi, aumentando il numero di telecamere di videosorveglianza che dovrebbero fungere da deterrente, come nella zona del parco Novi Sad: “Per quanto riguarda la sicurezza – spiega il Sindaco Giancarlo Muzzarellici siamo mossi a 360 gradi. Abbiamo integrato l’organico della Polizia Municipale e introdotto servizi H24 per 365 giorni l’anno. Abbiamo sviluppato la videosorveglianza, dal 2014 ad oggi le telecamere sono passate da 130 a 216 e a fine anno saranno 241. E abbiamo sviluppato il Controllo di Vicinato: oltre 1000 donne e uomini modenesi, che ringrazio uno per uno, si impegnano a rendere più sicure le zone in cui vivono, segnalando episodi e frequentazioni sospette. Abbiamo rivisto il regolamento di polizia urbana per sanzionare i proprietari che non mettono in sicurezza gli immobili degradati e abbandonati, con il chiosco del Principe e quello al Parco XXII Aprile abbiamo inaugurato i punti denominati Città sociale e sicura. La strada è lunga e faticosa, lo sappiamo benissimo, il traguardo è lontano ma siamo in movimento”. Ma un controllo mirato del territorio presuppone un numero maggiore di forze dell’ordine. Il ministro dell’interno Salvini ha annunciato la settimana scorsa l’arrivo a Modena di 16 nuovi agenti di polizia. Sarà un numero sufficiente a garantire maggiore presidio del territorio?

Assolutamente no – risponde Bruno Fontana, segretario provinciale del sindacato di Polizia Siulpperché 5 agenti andranno ai commissariati mentre altri andranno a rimpiazzare chi è andato in pensione, quindi alla fine si tratta di piccole unità che non spostano gli equilibri della Questura di Modena. Noi abbiamo bisogno di numeri un po’ più consistenti anche perché il personale comincia ad essere anziano, abbiamo un’età media che supera i 50 anni”.

 

I pareri degli intervistati

Monica, imprenditrice: “Non mi sento sicura ad uscire da sola e tornare di sera, qui in centro non è più una situazione così bella. Ci vorrebbero più controlli e polizia in giro“.

Marta, pensionata: “Negli ultimi anni la città è cambiata, ad ogni angolo della strada vieni fermata da qualcuno, ho tante amiche che non se la sentono più di uscire da sole“.

Mara, casalinga: “E’ cambiata in negativo: si percepisce parlando con le persone un senso di insicurezza dilagante, direi per qualsiasi fascia d’età da bambini ad anziani“.

Paolo, pensionato: “Effettivamente negli ultimi tempi la criminalità è aumentata, soprattutto scippi e furti. Troppi stranieri clandestini in circolazione e pochi poliziotti“.

Andrea, studente: “Malgrado sia molto giovane noto che rispetto ad anni fa è più pericoloso uscire, anche io sono stato avvicinato da un malvivente che mi ha minacciato“.

Giuliano, pensionato: “La città è un po’ abbandonata a se stessa, ci sono zone in cui non è mai stato fatto nulla. Deterrente sarebbe la presenza costante di forze dell’ordine“.

 

di Giada Chiari

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