Il Festival del Cinema Ritrovato a Bologna dal 25 al 31 agosto

Il cinema è sotto scacco per la pandemia? Forse sì, ma questo non ferma uno dei più festival più belli e prestigiosi del mondo: “Il cinema ritrovato” promosso dalla Cineteca di Bologna che si terrà nel capoluogo emiliano dal 25 al 31 agosto, con qualche anticipazione in piazza Maggiore già a partire da venerdì 21.

Numeri da record per un’edizione – la 34esima – che solo due mesi fa sembrava difficilmente realizzabile: 400 film che coprono l’intera storia della cinematografia dal 1897 a oggi, 7 sale cinematografiche, 3 arene all’aperto, proiezioni dal primo mattino a tarda sera. Il tutto nel più assoluto – e necessario – rispetto delle misure di distanziamento anti-Covid19.

Una delle tante novità di quest’anno è costituita dalla presenza di Venezia Classici, la sezione del Festival lagunare che presenta una selezione dei migliori restauri di film classici realizzati nel corso dell’ultimo anno da cineteche, istituzioni culturali e produzioni di tutto il mondo. Così a Bologna si potranno vedere in anteprima capolavori di Michelangelo Antonioni, Pietro Germi, Fritz Lang, Sidney Lumet, Jean-Pierre Melville, Nikita Mikhalkov e Martin Scorsese (solo per fare qualche nome).

Le proiezioni sullo schermo gigantesco di piazza Maggiore riguarderanno “Gomorra” di Matteo Garrone (21 agosto), “The great dictator” di Charlie Chaplin (22 agosto), “Fellini degli spiriti” (23 agosto), “À bout de souffle” di Jean-Luc Godard (25 agosto), “The general” di Buster Keaton (26 agosto, con l’orchestra del Teatro Comunale),  “The misfits” di John Huston (28 agosto), “Serpico” di Sidney Lumet.

Tra le retrospettive principali, quella dedicata a un indimenticabile volto americano, quello di Henry Fonda. Divenne celebre come incarnazione dell’uomo del Midwest dei tardi anni Trenta, come in “Furore” che John Ford trasse da John Steinbeck. Acquisì una certa vena tormentata durante la Seconda guerra mondiale e l’immediato dopoguerra, come in “L’uomo questo dominatore” di Elliott Nugent. Passò poi a esprimere le speranze e le paure che gli anni Sessanta, come in “L’amaro sapore del potere” di Franklin J. Schaffner, nel quale Fonda è un candidato presidente, o “A prova di errore” di Sidney Lumet, nel quale interpreta invece il ruolo del presidente degli Stati Uniti.

Altra retrospettiva è quella dedicata a uno dei registi più dissacranti del nostro cinema, Marco Ferreri. E poi tante rarità dal cinema del mondo “altro”, dall’Africa al Sud-Est asiatico, all’America Latina.

Tutte le info su festival.ilcinemaritrovato.it

 

di Francesco Rossetti

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