Castelfranco: lockdown, fase due e via Emilia chiusa, parola ai commercianti

Questa settimana, noi di Vivo abbiamo deciso di fare un sondaggio tra alcuni commercianti di Castelfranco, chiedendo loro come si fossero organizzati dopo la riapertura e quale fosse il loro parere riguardo alla chiusura della via Emilia alla sera e alla domenica. Ecco le risposte:

Davide Mai – Calzature Mai

Per fortuna stiamo bene. La nostra attività è stata chiusa per circa due mesi e purtroppo la perdita di incasso, ha fortemente inciso sulla disponibilità di liquidità dell’azienda. Per mettere in sicurezza l’attività, in negozio abbiamo adottato le norme igieniche suggerite: mascherine, guanti, igienizzante per le mani e disinfettante per il locale. Noi siamo convinti che la chiusura della Via Emilia sia una bella opportunità per le attività del centro storico, come succede in tante altre realtà. Come cittadini, infatti, dobbiamo abituarci ad un nuovo utilizzo del centro, pensandolo come un salotto comune che fornisce opportunità di aggregazione, socialità e condivisione. Rendendolo attrattivo, crediamo che tutte le attività commerciali ne trarrebbero beneficio. Per le piccole attività del centro, l’apertura domenicale è un sacrificio enorme. È inutile polemica rimarcare come la politica abbia favorito la grande distribuzione e la vendita on-line soffocando il piccolo commercio, ma, “obtorto collo” l’apertura domenicale può essere una possibilità di resilienza per chi vuole. Ma la cosa fondamentale, deve essere la creazione di parcheggi nelle vicinanze. Questo è un prerequisito indispensabile“.

 

Isidoro Comentale – Pizzeria Caffè Grande

La ripartenza del locale sta procedendo a giorni alternati: al sabato, per esempio, quando c’è bel tempo e possiamo mettere i tavoli fuori lungo la via Emilia, oppure mercoledì scorso, quando abbiamo lavorato bene sia a pranzo che a cena. Lunedì e martedì scorso, invece, è venuta poca gente. Nonostante questa alternanza dei giorni, siamo molto contenti della riapertura, anche perché continuiamo a fare le consegne a domicilio. La gente non ha paura a tornare da noi: quando i clienti ci chiamano per prenotare un tavolo, noi chiediamo loro il numero di telefono, e lo teniamo per una decina di giorni. Inoltre, essendo aperti da venticinque anni circa, abbiamo una clientela abbastanza fidelizzata. Alcuni ci chiamano per sapere come stiamo e come svolgiamo il servizio. La chiusura della via Emilia? In quanto titolare di un ristorante pizzeria, la chiusura al traffico va bene per invogliare la gente a venire in centro. Per quanto riguarda i commercianti hanno ragione a lamentarsi, perché il centro storico di Castelfranco non è attrattivo come quelli di Modena o Bologna, e quindi magari la gente si stufa a venire. Perciò la chiusura ha senso, solo se dietro c’è un determinato contorno“.

 

Cristiano Guicciardi – Gelateria Guicciardi

Per quanto riguarda la riapertura e l’afflusso di gente, posso dire tranquillamente che siamo all’interno del range del nostro periodo tipo di maggio e giugno. Con un pizzico di presunzione, ci ha salvato l’alto livello del prodotto che facciamo. In questo modo la gente continua a venire da noi, nonostante il periodo appena passato. Abbiamo lavorato parecchio anche con le consegne a domicilio. Inoltre, ci ha salvato il decreto regionale, emesso dal presidente Bonaccini, che ci ha inserito nelle attività che potevano fare il take-away. Dunque questi due fattori, essere un’attività a conduzione famigliare e proporre un buon prodotto, ci hanno permesso di salvarci, magari non lavorando al cento per cento, ma lavorando comunque ugualmente. Certo, la strada da percorrere è ancora lunga: secondo me dobbiamo arrivare alla prossima primavera per capire se ce l’abbiamo fatta o meno. Comunque la gente ha risposto bene, e ha iniziato anche ad andare in giro. In generale tutto il paese di Castelfranco sta ripartendo bene, non vedo grossi problemi. La via Emilia? Probabilmente la chiuderanno nei prossimi mesi, ma è già da tempo che si parla di questa possibilità“.

 

3F di Staco Angelo & C

Al momento possiamo ritenerci fortunati per quanto riguarda la nostra salute fisica. D’altra parte lo stress si sta accumulando, a causa di una quarantena che ovviamente ha spinto al limite quasi tutti sia a livello psicologico, che dal punto di vista economico, dove ci si scontra con i problemi maggiori, soprattutto ora durante la ripartenza. Oggi, con lo stesso spirito che ci contraddistingueva prima del covid, andiamo ogni giorno a lavorare, ma purtroppo le difficoltà sono grandi, come la poca pedonabilità del centro storico di Castelfranco. Soprattutto inizialmente abbiamo preferito rimanere chiusi, per paura ma anche perché non c’era assolutamente nessuno in giro, anche dopo le prime riaperture. In seguito abbiamo messo in atto le precauzioni necessarie per mettere clienti e lavoratori in sicurezza. Io penso sinceramente che la chiusura in alcuni giorni della via Emilia possa essere un incentivo per alcune determinate attività. Purtroppo, basandomi sulla mia esperienza, la mia non è tra quelle che ne ricavano particolari benefici“.

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