Sestola tra emergenza sanitaria e turismo: intervista al sindaco Bonucchi

Foto Campanini/Baracchi

Il passaggio dell’Emilia Romagna nella zona arancione ha inasprito le restrizioni dell’ultimo Dpcm governativo, valido fino al 3 dicembre. Tra queste troviamo l’impossibilità di lasciare il proprio comune, a meno che si tratti di motivi di salute e lavoro, e la prolungata chiusura degli impianti sciistici. Un problema per comuni come Sestola che, in questo periodo, avrebbero cominciato ad allestire la stagione turistica invernale. Di questo, e di altre problematiche, abbiamo parlato con il suo primo cittadino Marco Bonucchi.

Sindaco Bonucchi, come Comune cosa state facendo per stare vicino ai vostri cittadini?
Tutte le sere faccio un comunicato in cui spiego la situazione del Comune, indicando il numero dei nuovi positivi e dei ricoverati, invitando i cittadini a fare la loro parte. Non abbiamo il problema degli assembramenti, perché qui in montagna siamo molto larghi durante la stagione non turistica. Comunque raccomandiamo sempre a tutti di stare attenti e di seguire scrupolosamente le direttive del protocollo. Ho messo inoltre a disposizione dei cittadini il mio numero personale, in modo tale da essere reperibile in qualunque momento.

Con l’ultimo Dpcm la prima parte della stagione invernale è stata compromessa…
Purtroppo non abbiamo ancora ben chiaro quando e come si potranno aprire gli impianti sciistici. La scorsa settimana qui ha nevicato, sono venuti quasi 10 cm di neve, e questo significa che a Passo del Lupo erano almeno il doppio. Anche l’anno scorso nevicò in questo periodo e aprimmo gli impianti. Ora aspettiamo di capire quali saranno le nuove direttive del Governo, e quali saranno le condizioni per la riapertura. Certo siamo assoggettati al discorso dei trasporti, in quanto gli impianti sono a trasporto pubblico. Adesso possiamo solo aspettare, ma noi siamo pronti a riaprire, anche con delle restrizioni, per mettere in totale sicurezza i turisti che verranno.

In compenso la scorsa estate c’è stata una riscoperta della montagna, secondo lei perché?
Vedendo le domande fatte al nostro ufficio turistico, ho notato che la gente cercava grandi spazi aperti e posti in cui andare a fare delle camminate. Anche le abitazioni richieste erano per lo più isolate e con un giardino, anche se alla fine la gente ha preso quello che rimaneva. La grande forza d’attrazione dell’Appennino di quest’estate è stata appunto avere questi immensi spazi attorno, fatti di boschi e prati, nei quali la gente ha potuto camminare e stare all’aria aperta. Anche per quanto riguarda i ristoranti, ai quali come Comune abbiamo fatto il possibile concedendo lo spazio pubblico necessario, ho notato che i posti fuori erano sempre più richiesti rispetto a quelli dentro.

State organizzando qualche iniziativa natalizia?
Finora, nel bilancio comunale, abbiamo contato l’allestimento delle luminarie. Ho letto di recente che alcuni in Comuni, per la prima volta, quest’anno gli addobbi natalizi saranno a carico loro, invece che dei commercianti. Noi questo l’abbiamo sempre fatto e per noi non cambia niente. Siamo in attesa di capire ancora cosa si potrà fare, ma è chiaro che non faremo la festa per l’ultimo dell’anno. Abbiamo controllato le risorse e cercheremo di fare qualche manifestazione d’intrattenimento, anche in piccolo, per i turisti che verranno da noi. Sarà sicuramente un Natale diverso da quello che abbiamo conosciuto fino ad oggi.

di Mattia Amaduzzi

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