Spilamberto: estate e ripartenza, l’intervista al Sindaco Umberto Costantini

Il nostro viaggio lungo la Provincia di Modena è ripartito. Questa settimana abbiamo fatto tappa a Spilamberto, dove il Primo Cittadino Umberto Costantini ci ha parlato della Fase 2 e degli eventi estivi in programma per rilanciare le attività.

Sindaco, ci può tracciare un bilancio della ripartenza?
Sicuramente non è una situazione facile, perché l’emergenza sanitaria in Italia è ancora presente, nonostante i cittadini abbiano voglia di tornare al più presto alla normalità. Bisogna fare perciò sempre attenzione. Ho visto però tanta intraprendenza e questo dimostra che le persone sono cariche e cooperano insieme per fare qualcosa”.

Quali sono state invece le vostre criticità durante la quarantena?
Mi piangeva il cuore attraversare il centro storico deserto per andare al lavoro: è stata dura dover fermare tutto dopo essersi adoperati tanto per animare il paese. Una difficoltà grande, a parte l’interpretazione dei vari decreti, è stata cercare di tenere viva la comunità in termini di legame”.

Quali servizi avete dato ai cittadini?
Insieme a Terre di Castelli e all’ASP abbiamo istituito, con l’aiuto delle maestre del nido, un numero di telefono di supporto che si chiamava “Penso Positivo”: davamo supporto alle persone che avevano bisogno di rassicurazioni e che chiedevano aiuto per la spesa. Abbiamo fatto l’assistenza agli anziani della comunità, chiamandoli spesso e chiedendo loro come stessero. Avevamo anche i volontari che portavano i libri della biblioteca a domicilio. La scuola, inoltre, ha consegnato i computer ai bambini che non avevano la possibilità di seguire la didattica a distanza. Anch’io mi sono offerto volontario per quest’ultimo servizio”.

A proposito di alunni, di recente avete organizzato un ultimo giorno di scuola…
Si, abbiamo terminato lo scorso sabato. E’ stata data la possibilità a tutti i bambini che hanno finito un ciclo scolastico di ritrovarsi nel parco della Rocca, usando un po’ lo stesso metodo pensato dalla Sindaca di San Lazzaro. Per terra, infatti, erano stati messi dei cerchi da hula hoop per mantenere le distanze e permettere loro di salutarsi in questo momento di passaggio”.

Com’è nata l’idea di “Spilamberto en plein air”?
Durante il lockdown avevamo creato una chat con i nostri commercianti, sia per far vedere loro la nostra vicinanza in un momento difficile, sia per informarli meglio riguardo alle normative. Da lì sono nate due riunioni per raccogliere le criticità e per cercare delle soluzioni. In quella situazione abbiamo preso atto che non potevamo organizzare la Fiera di San Giovanni come gli altri anni, ma abbiamo deciso di usare una piccola parte di quelle risorse per creare qualcosa di alternativo. Allora ci è venuta in mente quest’idea di fare “Spilamberto en plein air”, ossia di concedere lo spazio per i tavolini all’aperto e rendere ancora più bella e accogliente la città senza eventi. Anch’io mi sono messo a disegnare dei progetti di come me la immaginavo. Abbiamo cercato di creare un clima di festa fin dal primo giorno, quello di San Giovanni, per proseguire fino al Mosto Cotto, ossia il primo weekend di ottobre, naturalmente rispettando le normative anti Covid”.

Qual è stato il bilancio di questi primi weekend?
L’iniziativa è stata apprezzata molto, visto che è venuta tanta gente. Purtroppo abbiamo avuto qualche criticità nel rispetto delle normative. Dobbiamo fare sicuramente meglio. E’ stato molto difficile per gli esercenti, e in alcuni casi non ci sono riusciti, far mantenere le distanze. Perciò dobbiamo sensibilizzare sia gli esercenti che anche gli avventori, perché la mascherina va sempre messa anche in occasioni del genere. Alcune attività sono state chiuse e sono state date delle multe. Abbiamo già parlato con gli esercenti chiusi, che hanno capito gli errori fatti. Abbiamo, però, davanti un’intera stagione estiva per poterli correggere”.

Ci saranno altre attività in programma?
Ci sarà il cinema all’aperto nella Rocca. L’assessorato alla cultura sta lavorando in questi giorni per farlo partire a metà luglio e cercare di rianimare anche quello spazio”.

 

di Mattia Amaduzzi

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