Castelfranco: al Teatro Dadà arriva l’intenso “Occident Express” con Ottavia Piccolo

Martedì 26 novembre alle ore 21.00 il Teatro Dadà di Castelfranco Emilia ospita Occident Express, il racconto di una storia vera nato dalla penna di Stefano Massini. Ottavia Piccolo ed Enrico Fink raccolgono la sfida di portare a teatro questo testo, un piccolo pezzo di vita che compone il grande mosaico dell’umanità in cammino.

Conobbi la storia di Haifa Ghemal nel marzo 2016 – racconta Stefano Massiniun importante quotidiano europeo mi propose di scrivere un pezzo sul suo viaggio al tempo stesso agghiacciante e formidabile. Il contatto con questa cronaca fu in effetti impressionante: un concentrato inaudito di violenza, tenerezza, terrore e umanità, in un crescendo senza fine. Trovai che ci fosse molto del nostro tempo: la gratuità del male, l’onnipotenza del danaro, l’irrompere sulle nostre strade di una forza incontrollabile per lungo tempo sconosciuta all’occidente: la lotta per la vita“.

Occident Express è infatti il diario di una fuga, un frammento del nostro tempo: nel 2015 una donna anziana di Mosul, Haifa, si mette in viaggio con la nipotina di quattro anni, percorrendo in tutto 5.000 chilometri.

Rimandiamoli a casa loro”, “aiutiamoli nel loro paese”, che ci vengono a fare qui?” Per rispondere a chi fa affermazioni del genere – commenta Ottavia Piccolo voglio raccontare questa storia. Mi aiuta a non voltare la testa dall’altra parte. Mi metto in cammino con Haifa e dopo non sarò più la stessa“.

Haifa non sceglie di mettersi in cammino: qualcosa di più grande decide per lei, obbligandola a lasciarsi tutto alle spalle. Una donna con i capelli bianchi costretta a tagliare il filo della sua esistenza, mettendosi alla ricerca di una meta, di un approdo. Un tempo sua sorella le diceva: “Tu Haifa sei nata per star ferma” e lei faceva sì con il mento. Adesso fuggire è tutto. Dalle terre aride di Hulalyah, nel nord dell’Iraq, risalendo l’Europa fino ai ghiacci del Mar Baltico, Haifa strappa con i denti una tappa dopo l’altra. Un’odissea del Terzo Millennio, un racconto spietato fra parole e musica, senza un attimo di sosta: la terribile corsa per la sopravvivenza.

Il testo di Massini, ancora una volta fra prosa e poesia, fra narrazione e ballata – afferma Enrico Finktrova una sua nuova profondità nell’abbracciare un’epica della contemporaneità qual è la storia di Haifa. E sono versi che chiamano a sé la musica, vivono naturalmente all’interno di una scansione musicale, in una chiave di melologo contemporaneo. La musica contribuisce a raccontare i mille luoghi attraversati dalla protagonista nel suo viaggio; la fantasmagoria di ambienti, climi, spazi diversi. Le tante suggestioni sono affidate all’esecuzione di una piccola orchestra composta dai solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo, un ensemble che da più di dieci anni riunisce musicisti di ogni provenienza e età; raccontando in musica, come una banda di paese degli anni duemila, il mosaico delle città europee contemporanee, poste di fronte alla sfida delle identità, delle culture, delle differenze“.

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