Pavullo: la stagione 2019/2020 del Cinema Teatro Mac Mazzieri

Si rinnova per la quinta volta consecutiva anche per la Stagione Teatrale 2019-2020 del Cinema Teatro Walter Mac Mazzieri di Pavullo nel Frignano la collaborazione tra Amministrazione comunale e ATER Associazione Teatrale Emilia Romagna, Circuito Regionale Multidisciplinare. I titoli in cartellone sono frutto di un grande e rinnovato impegno nel proporre un cartellone vario e interessante che coniuga alta qualità ed intrattenimento.

Nove gli appuntamenti – da novembre 2019 ad aprile 2020 tutti con inizio alle ore 21 – di cui sei spettacoli di prosa, uno di danza classica, uno a metà tra musica e teatro e un’operetta.

Si parte martedì 12 novembre con Falstaff e il suo servo di Nicola Fano e Antonio Calenda, liberamente ispirato ad alcune opere di William Shakespeare. Sul palco – diretti dallo stesso Calenda – due dei più grandi uomini di teatro di oggi: Franco Branciaroli e Massimo De Francovich (foto). Falstaff, uomo di disperata vitalità, è uno dei personaggi più popolari del canone shakespeariano, benché l’autore gli abbia dedicato uno solo dei suoi copioni, per altro quello che la critica solitamente ritiene tra i meno riusciti: Le allegre comari di Windsor. In realtà, Falstaff giganteggia nelle due parti di Enrico IV e decisamente con la sua presenza ingombrante, anzi la sua assenza ingombrante, segna fortemente Enrico V. Falstaff è l’alter ego di ogni grande protagonista del teatro di Shakespeare: il suo ossessivo ottimismo sconvolge il conflitto tra volontà e destino che permea tutto il canone. Gli autori della pièce hanno trasferito questo duello nel cuore delle avventure di Falstaff (un uomo che confonde i piaceri con la natura, la furbizia con il caso) e gli hanno messo di fronte un Servo che – come Iago – crede di poter addomesticare la realtà. Lo spettacolo è audiodescritto per non vedenti e ipo vedenti a cura del Centro Diego Fabbri di Forlì.

Giovedì 12 dicembre nell’ambito del progetto della Regione Emilia-Romagna ‘Teatro e Salute mentale’, va in scena lo spettacolo Come una specie di sorriso con il quale la Compagnia Exit diretta da Samanta Sonsini – anche autrice della drammaturgia – compie un viaggio tra corpo musica e parole tra i più significativi personaggi dell’opera di Fabrizio De Andrè, intrecciando storie di vita vera degli attori con quelle dei protagonisti di quindici delle canzoni del musicista genovese.

Dalla prosa all’operetta: il nuovo anno 2020 si apre giovedì 2 gennaio all’insegna del classico di Johann Strauss Il pipistrello con traduzione, adattamento e regia di un Maestro nel campo come Corrado Abbati. Tempi comici perfetti, tresche sentimentali ed equivoche, musiche famosissime e danze trascinanti, generano uno spettacolo coeso e genuinamente divertente. Il pipistrello non è solo una famosa operetta, una rutilante e festosa girandola di ritmi e di divertimento, ma un importante capitolo della storia del teatro musicale.

Si ritorna alla prosa con la originale rivisitazione di uno dei classici del teatro per antonomasia con il secondo titolo in cartellone per il 2020: giovedì 16 gennaio arriva la produzione di ERT Emilia Romagna Teatro Fondazione Il giardino dei ciliegi – Trent’anni di felicità in comodato d’uso che la Compagnia bolognese Kepler-452 ha tratto da Anton Cechov. Lo spettacolo nasce dall’incontro tra i componenti della compagnia con due personaggi “immaginari” realmente esistenti, Giuliano e Annalisa Bianchi, ossia Ljuba e Gaev. Annalisa e Giuliano hanno convissuto per trent’anni in una casa colonica concessa in comodato d’uso dal Comune di Bologna con babbuini, carcerati, una famiglia rom ospite, e boa constrictor.
Trent’anni di pura felicità. Finché, nel 2015, ricevono un avviso di sfratto: Il patrimonio di animali, relazioni, magia di questo contemporaneo Giardino dei ciliegi, nell’arco di una mattinata di settembre cessa per sempre di esistere.

A metà tra prosa e musica il titolo in scena al Mac Mazzieri martedì 11 febbraio: Tempo di Chet – La versione di Chet Baker, nato dalla fusione e dalla sovrapposizione tra scrittura drammaturgica di Leo Muscato e Laura Perini e partitura musicale curata e interpretata dal vivo da Paolo Fresu. Diretto da Muscato, lo spettacolo fa rivivere uno dei miti musicali più controversi e discussi del Novecento in un flusso organico di parole, immagini e musica che rievocano lo stile lirico e intimista di questo jazzista tanto maledetto quanto leggendario. Anche questo spettacolo è audiodescritto per non vedenti e ipo vedenti a cura del Centro Diego Fabbri di Forlì.

Prosa contemporanea alla ribalta martedì 25 febbraio con La donna leopardo tratto dall’omonimo ultimo romanzo di Alberto Moravia adattato per il palcoscenico da Michela Cescon e Lorenzo Pavolini e diretto dalla stessa Cescon. Sul palco, un quartetto eccezionale di attrici e attori a dare voce e corpo ai personaggi di Moravia: Valentina Banci, Olivia Magnani, Paolo Sassanelli e Thomas Trabacchi. Lo spettacolo si propone di favorire una «riscoperta» dello scrittore, sottraendolo ad un approccio accademico e scolastico, attraverso l’arte scenica che ha in sé una missione popolare: quella di raggiungere emotivamente più pubblico possibile. E dimostrarne la teatralità con la ricchezza emotiva dei suoi dialoghi e dei suoi personaggi, portando alla luce il «Moravia drammaturgo».

Sul palco del Mac Mazzieri arriva poi giovedì 12 marzo un altro grande nome del teatro italiano, Ascanio Celestini con le sue Barzellette. Celestini, in attesa di presentare la terza parte della trilogia che seguirà agli spettacoli Laika e Pueblo, si concede un divertente intermezzo dedicato alle storielle divertenti da sempre create in ogni luogo del mondo spesso con strutture e personaggi analoghi. Un vero e proprio mondo da esplorare per ricordarci che si può ridere di tutto e soprattutto di noi.

Giovedì 09 aprile va in scena la danza. The Great Pas de Deux è lo spettacolo che il Balletto di Siena dedica ad alcuni dei più famosi passi a due del grande repertorio classico: si tratta di componimenti coreografici tecnicamente complessi, nati per mettere in luce la bravura degli interpreti, e l’estro del coreografo, ma soprattutto per compiacere l’occhio del pubblico. Per l’occasione, il Mac Mazzieri proporrà per tutta la settimana eventi a tema in collaborazione con le scuole di danza del territorio.

A chiudere la Stagione 2019/2020 del Cinema Teatro Mac Mazzieri giovedì 16 aprile, un altro originale spettacolo tra musica e teatro: la cantante e autrice Angela Baraldi assieme all’attrice e regista Francesca Mazza sono le protagoniste di Thelma e Louise ispirato al noto e amato film di Ridley Scott. Sul palco con loro, la pianista Rita Marcotulli per un viaggio tutto al femminile alla ricerca della libertà.

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