Maranello e l’emergenza Coronavirus, l’intervista al sindaco Zironi

Il nostro viaggio tra i vari Comuni del territorio questa volta ha fatto tappa a Maranello, la Città dei Motori. Infatti, abbiamo raggiunto telefonicamente il Primo Cittadino Luigi Zironi, il quale detiene il triste primato di essere stato uno dei primi nella nostra provincia a contrarre il Coronavirus.

Sindaco, adesso come sta?
“Sto molto bene. Sono in attesa di fare il tampone che verifichi il mio essere diventato negativo al Coronavirus. Per mia fortuna ho avuto una forma non particolarmente grave per cui, dopo i primi 3/4 giorni difficili, in seguito è andata molto meglio. Inoltre, essendo stato uno dei primi a contrarre la malattia, avevo paura di avere qualcosa che minacciasse seriamente la mia vita e, ancora peggio, quella dei miei affetti. Il terrore di aver contagiato qualcuno in famiglia è un pensiero che ti rimane fino a quando non finirà il tutto”.

Quali sono, invece, le principali criticità del territorio di Maranello?
“Innanzitutto vorrei sottolineare la reazione encomiabile dei cittadini. A parte le rare eccezioni di coloro che escono più del necessario, in generale però non noto situazioni gravissime da stigmatizzare. Le criticità, al momento, sono il reperimento dei dispositivi sanitari, anche se adesso con le forniture da parte della Regione la situazione è migliorata: poco tempo prima, era molto difficile reperire sia le mascherine che il gel disinfettante. Tutt’ora, molta gente ci contatta per sapere dove poter trovare questo genere di materiale. Purtroppo il virus è entrato anche nelle case di riposo del territorio sia di Maranello che di Formigine e ci sono stati dei decessi. Vedere un’intera generazione minacciata, le nostre radici e memoria storica, fa particolarmente paura”.

Come avviene la distribuzione delle mascherine donate dalla Regione?
“Abbiamo deciso la modalità di consegna a domicilio. Ci sembrava pericoloso scegliere dei luoghi di distribuzione esterni, perché non volevamo in nessun modo incentivare l’uscita delle persone. Per questo abbiamo deciso di consegnarle casa per casa, una per famiglia. Oltre alle mascherine, consegniamo anche un volantino su cui ci sono scritti tutti i numeri utili dell’emergenza, come il numero per il servizio di spesa a domicilio, quello per il supporto psicologico e quello dei carabinieri, che con le poste, portano la pensione a casa degli anziani. Inoltre c’è l’elenco dei commercianti di Maranello che effettuano le consegne a domicilio. Infine, abbiamo un’ulteriore quota di mascherine, che non fanno parte di quelle della Regione, che abbiamo riservato per le persone con patologie gravi, che sono positive e non sono riuscite a procurarsele in tempo. Loro ci contattano e ci penseranno i volontari o la Polizia Municipale a portargliele a casa”.

State sfruttando anche i social del Comune per stare vicino ai cittadini?
“Si assolutamente. Ogni giorno sul sito del Comune viene pubblicato un annuncio relativo alle decisioni prese riguardo l’emergenza. Pubblichiamo inoltre gli aggiornamenti sui contagi, decessi e guariti. Infine, come fanno tanti altri, cerchiamo di dare idee e spunti alle persone per passarsi il tempo a casa: ci sono suggerimenti per attività culturali, per l’attività motorie (grazie al contributo dei volontari delle associazioni sportive che insegnano come fare ginnastica in casa) e per le attività culinarie, con tante ricette. Infine ho la mia pagina Facebook personale, in cui anch’io cerco di tenere un contatto diretto con i cittadini, cercando di essere vicino il più possibile, anche se sono lontano fisicamente”.

Lei è anche il Presidente della Città dei Motori. Avete in programma qualche iniziativa online?
“Nel sito della Città dei Motori e sulla nostra pagina Facebook, diamo risalto alle attività che riguardano i motori che sia possono usufruire anche da casa. C’è, inoltre, un sito, motorwebmuseum.it, che è una sorta di museo informatico della Città dei Motori, al cui interno si trovano anche mostre visitabili online”.

 

 

di Mattia Amaduzzi

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