Castelvetro, Greco: “Qui sto benissimo, in futuro mi piacerebbe allenare”

Il Castelvetro ha iniziato molto bene la stagione battendo 2-0 in trasferta la Colligiana. A siglare la rete del raddoppio è stata una vecchia conoscenza del calcio gialloblù come Giuseppe Greco, attaccante che ha al suo attivo 20 reti realizzate con la maglia canarina. Oggi il Modena milita in Lega Pro e sta attraversando un momento di grande incertezza societaria. Al contrario la società del patron Enrico Grampassi guarda al futuro con grande ottimismo, forte di un progetto molto ambizioso. La redazione di Vivo ha quindi contattato l’ex bomber canarino per parlare del Castelvetro e del suo futuro prossimo.
Il campionato è iniziato in maniera ottima, quali obiettivi vi ponete in questa stagione?
L’esordio è stato molto buono ma non dobbiamo montarci la testa. L’obiettivo resta la salvezza, una volta raggiunta vedremo dove saremo in classifica e valuteremo eventuali nuovi traguardi.

Come ti trovi con la tua nuova squadra?
Prima di venire qui molti mi avevano parlato benissimo di questa realtà e ora che ne faccio parte posso affermare con assoluta certezza che le voci erano fondate. La società è molto seria, ambiziosa e ha un’organizzazione da fare invidia a molte squadre di Lega Pro. E’ chiaro che si tratta di una piccola realtà, ci vorrà tempo per abituarsi alla nuova categoria, ma l’ambizione sicuramente non manca.

Nella tua scelta professionale ha inciso anche il fatto di conoscere bene questi luoghi, considerata la tua residenza a Formigine?
Come hai detto tu vivo a Formigine da qualche anno, quindi per me si è trattato di un piacevole ritorno a casa. Fino a tre mesi fa ero costretto a girare l’Italia con la mia squadra e quindi le occasioni per frequentare Formigine erano sporadiche. Il fatto di giocare a Castelvetro mi consente di tornare a vivere la quotidianità di casa mia.

Domenica scorsa contro il Lentigione sei tornato a calcare il prato del “Braglia, stadio che conosci molto bene. Quali emozioni ha provocato in te questo evento?
Sicuramente un’emozione molto positiva, visto e considerato le soddisfazioni che mi ha dato ai tempi del Modena. Questa estate ho fatto un’amichevole contro la formazione gialloblù e mi ha fatto molto piacere incontrarla nuovamente, anche se da avversario. Quindi ti lascio immaginare che emozione ho provato anche solo al pensiero di tornare a giocare al Braglia.

Da esterno come hai vissuto la retrocessione del Modena in Lega Pro?
Non riesco ancora a spiegarmelo, la rosa era di tutto rispetto e poteva tranquillamente salvarsi. La serie B non è più la categoria di una volta, quindi penso ci fossero le carte in regola per fare molto bene. Sicuramente ci sono stati degli eventi esterni, magari che non conosciamo, che hanno portato a questa disfatta generale. Non penso sia stato un problema solo di campo, comunque.

Quando appenderai le scarpette al chiodo pensi di fare l’allenatore o hai intenzione di uscire dal mondo del calcio?
Mi piacerebbe molto prendere il patentino di allenatore, è una possibilità che non escludo. Già qui a Castelvetro inizierò ad allenare i ragazzi nell’ambito del progetto “Torino Academy”. Mi farebbe piacere vestire i panni del mister e insegnare qualcosa anche ai più piccoli.

Rimanendo in tema Torino Academy, quali vantaggi pensi possa ottenere il Castelvetro da questa collaborazione con i granata?
Il progetto è molto bello, consentirà alla società di crescere a livello di settore giovanile, visto e considerato l’eccellenza nell’ambito giovani di una squadra come il Torino. Inoltre il fatto che una formazione così blasonata voglia collaborare con il Castelvetro può essere un punto di partenza per costruire qualcosa di importante anche in futuro. Nell’ambito modenese non credo che molte squadre possano vantare un progetto così importante. Quindi penso che i vantaggi per una società come il Castelvetro potranno essere molteplici.

di Mattia Giovanardi

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