Animali e botti a Capodanno: “Per loro è un’esplosione nucleare” spiega Zuccari di Cave Canem

Mirko Zuccari, educatore cinofilo della Fondazione Cave Canem che collabora con il Canile Intercomunale di Modena, spiega perché i botti di Capodanno infastidiscono tanto i nostri animali e soprattutto come difenderli.

Per cani e gatti i botti di capodanno sono un incubo, come possiamo proteggerli?
Se immaginiamo che cani e gatti sentono in maniera molto più forte di noi, capiamo perché quello che per noi è solo un rumore forte, per loro è praticamente uno scoppio nucleare. Vivono una difficoltà estrema che si presenta già prima del 31, quando cominciano a sentirsi piccoli botti e petardi in strada. L’animale comincia a vivere una situazione di tensione e poi arriva l’esplosione di Capodanno. Il consiglio più classico è, ad esempio, di accendere il televisore a un volume molto alto, chiudere le finestre, creando rumori all’interno che coprano quelli fuori. Le precauzioni vanno prese già qualche giorno prima. In molte città i botti sono vietati e l’impatto è minore, la situazione è sicuramente molto più gestibile ora rispetto a prima. É possibile lavorare sul cane per abituarlo pian piano ai botti, ma è complesso, richiede molto tempo e non funziona su tutti.

E se volessimo portarli via per qualche giorno o in settimana bianca, cosa consigli?
Se parliamo di cani che hanno problemi con le esplosioni, togliendoli dal loro contesto, rendiamo il problema ancora più grande. Il cane, che già vive una situazione di stress e nei casi più gravi si chiude nel suo trauma, almeno lo fa a casa sua. Portarlo fuori dal suo contesto, lo destabilizza ancor di più. Dipende, però, dal soggetto. I cani che hanno meno difficoltà a lasciare il territorio, animali più sicuri come il pastore tedesco o belga e il bovaro del bernese, sentono meno il problema del trasferimento. Al contrario, cani che faticano a lasciar casa come maremmani, rottweiler o boxer, accumulano ulteriore stress e non è consigliabile trasferirli. I gatti, invece, in situazioni di stress o di forte paura, si attivano molto più dei cani, sono meno passivi e diventano molto più pericolosi, tendono a dirti ‘stammi lontano’ in modo molto esplicito.

Ma i gatti non sono più semplici da portare in viaggio?
Che sia più facile dal punto di vista del peso e della mobilità stessa dell’animale sì, ma che sia più semplice e meno impattante per loro no! Il gatto ha certamente più capacità nella vita all’esterno dell’abitazione, è più esperto ma è pur vero che un gatto abituato a stare sempre in casa, se lo porti fuori dal suo contesto, si stressa.

 

di Patrizia Palladino

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