Tarolito, in italiano tarlato, in dialetto canarino tarulì (in campo femminile si utilizzerà tarulìda). Si trova anche tarlè, ma esprime meno impeto. L’ umano ‘tarolito’ è quindi l’anziano tarlato, quivi associato al vetusto comò col quale ha deciso di far bisboccia l’Anobium Punctatum, ovvero la canaglia insettica vegana che si nutre della polpa del legno dei mobili buoni che ci ha lasciato in eredità lo zio ricco prima di schiattare. Sorte che tocca preferibilmente al mobile antico, ecco che per associazione col termine tarulì ci si riferisce al vecio male in arnese. Esempi colloquiali: ‘La fiòla ed Gibertèin dàp c’lè restèda vàdva l’as cumpàgna cun un vècio tarulì pìn ed sòld’, oppure ‘La muièra ed Gibertèin la và ancàra a balèr a l’Isola Verda al sabèt sira e l’às mèt tòta in tìr anche sl’è tarulìda…’. In certi selezionati casi, tarolito prende anche il significato di ‘picchiatello’ o ‘rimbecillito’, evocando vaste aree vuote nella materia celebrale, come buchi neri nell’infinità cosmica, volentieri provocate da sindromi degenerative tipiche della pantera grigia, come si evince dalla frase ‘Gibertèin al sé pisè adòs in fila al Cup…puvràtt, l’è sèimper sté un poc tarulì, figùret adèsa c’lè vech…’.
Se il tarolito non può quindi nutrire alcuna speranza, negli ultimi tempi invece ha preso piede una sorta di inedito appetito erotico rivolto proprio alla cosiddetta Milf, acronimo anglofono che significa Mother I’d Like to Farcire, la vera e propria protagonista carnacea di questi bizzarri tempi. La Milf è la donna matura non più giovanissima e, nei casi più strazianti di schiavitù porno-emotiva, può raggiungere, nel suo appeal di ‘esperta in materia’, età considerevoli, come si evince nelle sezioni ‘elder’ dei più disgustosi siti dedicati alla fornicazione tra terzi. E’ quivi facile assistere a ingroppi tra giovani stalloni abnormodotati e anziane performers che, tra dentiere e vene varicose, definiremmo con agio ‘tarolite’. Sarà che le tarulìde presentano più cavità da colmare.
