Ciacarare modenese: esprimere orrore per le masse popolari, la maraia

Maràia: 1) grido tribale di avvertimento atto a permettere la fuga di chi sta compiendo qualche monelleria nel caso giunga qualche rompiscatole magari in divisa; 2) pubblico di Vasco che intona ritornelli a squarciagola in trance alcolico-rocchettaro mentre percorre l’austera via Emilia in direzione Modena Park e viceversa. Folla composta da centinaia di migliaia di simil-vaschi e proto-Albechiare volentieri completata da attempate quasi-Sally dalla tetta bassa. Il consumo di birra va a depositarsi in panze di notevole entità in ambito maschile e in culoni informi inutilmente strizzati in ‘ciclisti’ o leggins elastici in caso femminile; ( se ci si trova davanti ad una moltitudine di occhi mandorlati si può parlare di ‘maraglia cinese’).

Parlando del pubblico di Vasco, o di altri cantanti o performers di ampio successo, il termine ‘maràia’ viene abusato con tono dispregiativo soprattutto da chi, da giovane, è stato protagonista di innumerevoli ‘maràie’ disturbanti, complete di cannoneggiamento a base di Maria Giovanna, abuso di amari e grappini, siringhe piantate nel tronco dei platani, occupazioni di luoghi privati a scopo ludico, impregnazione di giovani pulzelle con immediata fuga, schiamazzi notturni e diurni, rigature di portiere di auto di lusso, inviti alla rivolta proletaria.

Ecco, i più attivi nelle suddette ‘maràie’ dei tempi che furono, una volta divenuti anziani, si trasformano in fustigatori e inquisitori di ‘maràie’ di chi giovane invece è, in una bizzarra sorta di metamorfosi che li porta da integralisti dello spappolo a pubblici ministeri dell’anti-spappolo sempre pronti a mettere il loro micragnoso e insignificante bastoncino lamentoso tra le ruote di 220.000 persone che invece si vogliono divertire. Si tratta di quelli che hanno sempre in bocca parole come ‘popolo’ e ‘gente’ ma che in realtà sono schifati dalla ‘maràia’ e desidererebbero la polverizzazione atomica delle masse, così da potersi dedicare in pace alla propria nullità. In soldoni è un tentativo snob di confusa derivazione bolscevico-fascia di distinguersi dal luogo comune (cit. Vasco).

di Stefano Piccagliani

WP-Backgrounds Lite by InoPlugs Web Design and Juwelier Schönmann 1010 Wien