Ciacarare modenese: il nemico N° 1 della donna, il Rodello

Rodello: ciambella, o serie di ciambelle, che circumnaviga il giro vita. Vissuto con rassegnazione dall’uomo maturo (vèmo che bei rodelli da benessere che ciò), è l’acerrimo nemico della femmina, che invade Facebook, con accorato dolore, anelando ad incontri con uomini che non le facciano pesare, appunto, eventuali rodelli. Piacerebbe sapere chi è quel mago che a cuor leggero fa notare i r. ad una donna senza incappare in conseguenze apocalittiche… Esempio di utilizzo: ‘Gibertèin al s’è divìs da so muièra. Adèsa al g’hà a màn ‘na slèva ed vint’àn con un cul c’al ciacàra. Dal rèst so muièra da quànd l’è andèda in manopausa l’iva mès sò di rodèl c’la parìva un boiler’. Se il rodello può fungere da amplificatore della libido per molti uomini (vedi maniglie dell’amore), si rivela bersaglio di possibili valutazioni velenose da parte delle altre donne, l’unico verdetto, questo, al quale è interessata la femmina. Le ecelènse del teritòrio remano contro: gnocco e mortazza, tortelìni, sampòne e coteghìno sono altamente rodellanti. Infatti il r. scarseggia presso i nordici, abituati ad alimentarsi rosicchiando muschi e licheni.

Nemmeno aiuta la struttura pianeggiante della nostra terra, che favorisce la culobassezza sopra la quale si acciambellano gli odiati donuts di trippa. Quindi scattano le crudeli diete e attività sportive, a forza delle quali certe signore assumono un aspetto da Amenophi mummificato: zigomo puntuto, pelle grinzosa e gibbosa, protesi mammarie che vagano su costolette rinsecchite, occhio vitreo che fuoriesce dal cranio, capello morto, sguardo eternamente facciaculista. E’ l’abdicazione alla propria femminilità, tutto per riuscire ad entrare in taglie di abiti sadicamente competitivi che non prevedono rodello alcuno. Abiti che entusiasmano solo gli stilisti interessati esclusivamente alla salsiccia e le altre amiche disidratate in preda alla rodellofobia, dopo una vita passata a prendersi le misure. Un compito, quest’ultimo, che dovrebbe spettare solo alla combriccola delle onoranze funebri.

di Stefano Piccagliani

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