Ciacarare modenese: quando qualcosa riesce bene, il lavorsìno

Lavorsìno: lavoretto, piccola opera di pregio cesellata ad arte e curata nei dettagli. Si usa principalmente inteso come lavoro ben riuscito. Tipica espressione: ‘Il ciappinàro che mi ha consigliato Gibertèin per rifarmi il garagi ha fatto proprio un bel lavorsìno’ oppure ‘Son stata dal chirurgo plastico per rifarmi la canappa e adesso sembro Eleonora Rossi Drago. Han fatto proprio un gran bel lavorsìno’ o anche ‘A iò imbarchè ònna al Patio c’lai srà stèda èlta un méter e un càz ma l’era propria un bel lavursèin…’.

Innanzitutto bisogna considerare, come spiegava in un suo libro l’indimenticabile Edmondo Berselli, che a Modena e limitrofi tutto è un ‘lavoro’. ‘Lavoro’ è la pan-parola, l’ingrediente necessario per ogni esplicazione verbale, il prezzemolo di tutte le conversazioni, il ’super-vocabolo’ che li intende e li riassume più o meno tutti. Da queste parti, una faccenda dai risvolti negativi è un ‘brutto lavoro’, l’agitazione si esprime avendo ‘un lavoro adòsso’, Maradona sul campo di calcio era un ‘fatto lavoro…’ mentre Belen nuda coi tacchi depilata e unta la si descrive come un ‘lavoro da dàr di testa’. Da qui il mito dell’emiliano operoso, infatti si immagina che chiunque si trovasse a pellegrinare da queste parti nei tempi antichi, sentendo continuamente parlare di ‘lavoro’, immaginasse di trovarsi nell’Eden dello stakanovista, nel Nirvana dell’operoso, dove il lavoro rappresentava realmente qualcosa di salvifico e sacro.

In realtà àn ìva capì un càz: per i modenesi tutto è ‘un lavoro’, soprattutto quando non sanno esprimere il loro pensiero a seguito di stati di confusione mentale causata dall’abuso di ciccioli frolli (esempio: Intervistatore: ‘Buongiorno, siamo del TG5. Lei è in diretta. Cosa ne pensa del megaconcerto di Vasco Rossi che sta suscitando tante polemiche?’ Modenese: ‘Mo guardi, son di quei fatti lavori…’). Da questo humus nasce quindi il ‘lavorsìno’, che si può intendere in miliardi di modi data la modellabilità del significato. Il lavorsìno lo si realizza quindi ogni qual volta si riesce a cagare una viola.

di Stefano Piccagliani

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