Ciacarare Modenese: tirér zà, ovvero la nobile arte della fotografia

Tirèr zà: in italiano ‘tirare giù’. Utilizzo local-folk: a) imparare ad eseguire una partitura musicale; b) fotografare. Il brano si ‘tira giù’, l’assolo si ‘tira giù’. Nel caso della partitura musicale, il significato di ‘tirare giù’ è è particolarmente poetico: essendo il prodotto dell’ingegno artistico implicitamente considerato ‘lassù/in alto’, per domarlo e farlo nostro ecco che dobbiamo ‘tirarlo giù’, ovvero portarlo al nostro miserrimo livello mortale. La musica vola nell’aire, e per afferrarla dobbiamo agire di retino come la vispa Teresa, o almeno spararle con la doppietta. Quanta umile saggezza nell’utilizzo di tale locuzione, amici sportivi! Esempi colloquiali ‘Gioccà ieri ho tirato giù l’assolo di Van Halen! Gioccà, che diteggiatura: bisogna andare a scurza!’.

Passando all’ambito fotografico, ‘tirare giù’ significa invece ‘scattare immagini di opere architettoniche, chiese, campanili eccetera’. Quindi non si dirà ‘Ieri ho tirato giù mia moglie a letto nuda con due mago e l’ho messa su Instagram’, perché la frase acquisterebbe significati discutibili. Classiche locuzioni locali: ‘A sùn andé a Mòdna con la màchina fotografica a tirèr zà la Ghirlandèina’ oppure ‘Zagaglia a s’rà ‘ssant àn càl tira zà al Dòm…’ (una furia iconoclasta, insomma). Grazie a questo utilizzo, la frase guadagna insperate nouances simboliche di ‘demolizione artistica’, sia per quanto riguarda l’offesa all’arte fotografica, sia per ciò che invece concerne i danni arrecati al simbolo geminiano nel caso venga immortalato da fotografi incapaci.

E’ infatti sotto gli occhi di tutti la proliferazione di umarells dallo scatto facile che s’incaponiscono nell’opera di auto-illusione che li spinge a considerarsi ‘maestri del colore’ o ‘maghi del bianco&nero’, con conseguente propagazione di istantanee pubblicate sui social networks trasformatisi recentemente in mostre permanenti di inutilità immaginifica. Alle loro foto danno titoli sboroni-cheap tipo ‘Particolare’ o ‘Dettaglio’. In realtà tirano giù la Grande Bellezza.

di Stefano Piccagliani

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