Ciacarare Modenese. Una tipica situazione climatica: lo sbogliuzzo

Sbogliuzzo (in vernacolo: sbujòzz): alle nostre latitudini piane-padane, fase che precede e segue lo sguazzarotto estivo di breve durata e scarsa intensità. Il cielo si copre di nubi divenendo del tipico colore frequente sulla nostra città, una sfumatura mozzarella marcita da cui cadono alcuni goccioloni. Immediatamente dopo ecco che scatta lo sbogliuzzo: afa boia, vapore acqueo malsano, l’aria, intrisa di fragranze di buchetta e particolato dei gas di scarico inumidito, si mischia con l’afrore osseo-carnaceo che si leva dai campi di sterminio suini nelle vicinanze con una nuance di sisso liquamoso di cui la nostra terra va ghiotta. Ad esaltare l’esperienza mistico-olfattiva, lo sgasare al soffritto di migliaia di ascelle canarine che prendono a ‘buttar su’, non ultime quelle, particolarmente impattanti, di nasone venute da lontano.

E’ la tipica apocalisse aromatica, sua maestà lo sbogliuzzo. Lo sbogliuzzo ha ripercussioni impattanti anche sul corpo e sull’umore generale umani. Durante lo sbogliuzzo ogni attività si rivela infatti particolarmente irritante, il movimento di qualsiasi micro-muscolo conduce a traspirazioni debilitanti, cali di pressione e, in alcuni casi, apparizioni fantasmatiche di divinità credute dimenticate. Non si ha voglia di fa niente se non di rimanere immobili davanti ad un ventilatore. Lo sbogliuzzo estivo si rivela fantastica fonte di affluenza e guadagno per le attività commerciali dotate di aria condizionata, spesso tenuta a livelli di temperatura da calotta artica, dentro cui molti sventurati pellegrini boccheggianti come persici trota fuor d’acqua si rifugiano in cerca di qualcosa da respirare (durante lo sbogliuzzo l’ossigeno infatti sparisce).

Particolarmente apprezzate sono le catene di abbigliamento del centro, presso le quali si rischia di ammalarsi anche solo passando davanti alle loro porte automatiche, dalle quali escono folate da tundra siberiana molto apprezzate dagli scroti sudati (l’evaporazione dei quali contribuisce al diffondersi dello sbogliuzzo).

di Stefano Piccagliani

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