Cinema: la recensione di “Fast & Furious 9”, ultimo capitolo della “The Fast Saga”

Dopo il lungo stop dovuto alla pandemia, l’uscita di grandi film di intrattenimento come “Jungle Cruise”, “The Suicide Squad” e “Fast & Furious 9” ha contribuito alla rinascita delle sale cinematografiche in questi mesi estivi. Ma, se da una parte i primi due film citati sono godibili e a tratti anche sorprendenti, il nono capitolo della saga dedicata ai motori è alquanto discutibile, segno di un franchise ormai in fase calante.

Dopo l’allontanamento di Dwayne Johnson dal filone principale, Vin Diesel ha assunto un ruolo ancora più centrale nella lavorazione delle pellicole: l’intento dell’attore, infatti, è quello di introdurre sempre più drammaticità e pathos in film in cui questi elementi non sono del tutto richiesti. Lo spettatore che sceglie di vedere un prodotto come “Fast & Furious” è ben conscio di quello che lo aspetta: belle macchine, sequenze d’azione spettacolari e combattimenti ben orchestrati. Quello che stona, invece, è la continua ricerca del dramma e di come questo influisca sull’intreccio narrativo. La pellicola, infatti, si basa e introduce il rapporto tra Dominic Toretto (Vin Diesel) e il redivivo fratello Jakob (John Cena), di cui però non viene fatta alcuna menzione nei precedenti otto capitoli. Da giovani, Dominic aveva bandito per sempre Jakob a causa di un tragico evento che aveva segnato la vita di entrambi. Ora, a distanza di anni, il minore dei Toretto è tornato per cercare vendetta e rivalsa ai danni del fratello maggiore.

“Fast & Furious 9” però non funziona su più livelli. Anche le scene d’azione, ormai, hanno raggiunto livelli di assurdità inimmaginabile, contro ogni legge della fisica. Gli stessi personaggi, infatti, si sono domandati come hanno fatto a sopravvivere a tutto quello che è capitato loro nel corso degli anni. E questa è forse la parte più divertente e riuscita del film. La stessa pluri-decantata sequenza nello spazio (ebbene sì, ormai non sanno più cosa inventarsi) è di una noia mortale, uno smacco per i capolavori del genere come “Gravity” o “Interstellar”.

In definitiva, se avete passato una giornata stressante al lavoro e avete voglia di “spegnere il cervello” per due ore e mezza, allora “Fast & Furious 9” è il film che fa al caso vostro.

 

di Mattia Amaduzzi

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