Cinema: la recensione di “Justice League”

Dopo la morte di Superman, l’umanità è sola e impaurita. Una minaccia antica torna a far sentire la sua apocalittica presenza. Batman prova a radunare individui speciali, dotati di superpoteri, per formare una squadra di protettori della giustizia: l’amazzone Wonder Woman, l’atlantideo Aquaman, il velocissimo Flash e il mutante Cyborg. Nuovo divertente episodio con i personaggi della DC Comics, personalmente molto migliore rispetto al precedente “Batman Vs Superman”: sicuramente più leggero, più spiritoso, e con le interazioni tra personaggi che qui funzionano molto bene. Molto diversi tra loro, i protagonisti di questa storia non si prendono mai troppo sul serio, e questo segna la riuscita del film. A differenza dell’insopportabile “Thor: Ragnarok” dove tutti fanno – metacinematograficamente – un po’ troppo i simpaticoni sulla falsariga di “Guardiani della Galassia”, qui tutti gli attori danno l’idea di essersi divertiti davvero sul set. E poi dopo il bel film di Patty Jenkins dedicato interamente a lei, Wonder Woman risulta essere un personaggio di priamo piano e non solo di spalla agli altri eroi – maschi – del film. Merito anche della bravura e della bellezza dell’attrice Gal Gadot.

di Gianluigi Lanza

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