Cinema: la recensione di “Thor: Ragnarok”

Il ritorno di Thor ad Asgard si fa amaro quando scopre che Loki si è sostituito al padre Odino sul trono, spedendo quest’ultimo in un ospizio terrestre. Ma il peggio deve ancora arrivare: Hela, sorella maggiore e dea della morte, sta per uscire dalla sua prigione e vuole vendicarsi su Asgard (dal sito Mymovies.it). Diretto dal 42enne regista originario di Wellington in Nuova Zelanda Taika Waititi, il nuovo capitolo delle avventure del biondo e muscoloso Dio del Tuono è una noiosa pagliacciata vietata i maggiori di 15 anni, che scimmiotta il ben più riuscito “Guardiani della Galassia” sia 1 che 2. Anche visivamente inferiore rispetto ai primi due capitoli della saga di Thor, la pellicola di 130 minuti (sic!) non avvince mai – e soprattutto non fa mai ridere. Apparizione assolutamente sprecata di Cate Blanchett nella parte della sorella dello Zio del Tuono, la malvagia Hela. Della serie: anche una star di Hollywood deve pur mangiare… Per non parlare del ritorno di un mitico attore come Jeff Glodblum, in un ruolo cretino a dir poco. Insomma, un film sbagliato su tutta la linea, che però è primo nella classifica degli incassi in Italia…

di Gianluigi Lanza

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