Cinema: “Mister Felicità” di Alessandro Siani

In programmazione al Raffaello e al Victoria.

Martino è uno spiantato parcheggiato “‘n coppa ‘o divano” della sorella Caterina, che fa la domestica in Svizzera presso Guglielmo Gioia, una sorta di guru specializzato nel restituire la fiducia in se stessi agli atleti in crisi. Quando Caterina ha un incidente che le impedisce di camminare e che richiede cure molto costose Martino deve scuotersi dalla sua apatia esistenziale e sostituirla nelle faccende domestiche a casa di Gioia, il quale parte per terre lontane lasciandolo a custodia della casa. Ma Martino non si limita a tenere pulita la villa padronale e comincia a rispondere alle chiamate di lavoro del boss spacciandosi per Mister Felicità: sarà la sua seconda “cliente”, la pattinatrice Arianna, ad avere su di lui il maggior ascendente (Mymovies). Povero Alessandro Siani, che vorrebbe tanto essere Massimo Troisi… Questo suo terzo film è decisamente il peggiore di quelli da lui finora diretti, e non basta la presenza di due attori di grande calibro e classe come Abatantuono e Signoris per risollevare le misere sorti di “Mister Felicità”. Le risate latitano, e gli sketch comici risultano appiccicati e non funzionali alla storia. Da evitare.

Di Gianluigi Lanza

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