Cinema: “Passengers” di Morten Tyldum

In programmazione al Raffaello e al Victoria.

A bordo della nave stellare Avalon si sta compiendo la più grande migrazione di massa dalla Terra verso una colonia tutta da costruire ed abitare, su un nuovo pianeta, Homestead II. Cinquemila persone viaggiano addormentate in capsule all’avanguardia. Durante lo scontro con un meteorite, però, la nave riporta un incidente imprevisto e una capsula si sblocca. Jim si sveglia, così, con novanta anni di anticipo sulla data prevista. Poi è la volta di Aurora. Soli, senza alcuna possibilità di tornare indietro, i due sono condannati a finire la loro vita sulla Avalon. Ma la nave va in avaria e a rischiare la vita ora sono molti di più (Mymovies.it). Un film per sciampiste (senza nessuna offesa per le sciampiste) ‘mascherato’ da film di fantascienza. Ovvero, una storia di rara melensaggine – nonostante un promettente inizio – dove le schermaglie amorose lui-lei non interessano nessuno, e la parte fantascientifica cede il passo a una bassa commediola romantica piena di cliché. Per non parlare del tremendo finale ecologista, anche questo molto politically correct. Da evitare assolutamente, anche perché Pratt e la Lawrence sono clamorosamente miscasting.

Di Gianluigi Lanza

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