Dischi: la poesia acustica di Ryley Walker

Ryley Walker – “Golden Sings That Have Been Sung”

Ryley Walker è forse il più interessante prodotto della nuova generazione di cantautori americani. Originario di Chicago, la città per antonomasia del blues, in soli due anni ha già registrato tre album, tutti di ottima fattura e sempre in crescendo, facendosi notare per un suono acustico, tra l’intimismo e le venature jazzistiche dei vari John Martyn e Tim Buckley e le raffinate aperture psichedeliche del miglior David Crosby. Se il secondo lavoro, “Primrose Green”, aveva consacrato Walker come autore ispirato e aveva ottenuto anche un discreto successo di pubblico, oltre che di critica, il nuovo disco fa un ulteriore passo in avanti. I suoi punti di riferimento ci sono ancora, ma il giovane chitarrista, in questo “Golden Sings That Have Been Sung”, trova una strada compositiva propria, grazie anche all’apporto, in cabina di regia, di LeRoy Bach, ex Wilco. Il sound è sempre acustico, malinconico, a tratti psichedelico e canzoni come l’iniziale “The Halfwit in Me”, la sognante “Sullent Mind” o la lunga e conclusiva “Age old tale” crescono ascolto dopo ascolto e penetrano nell’anima. Pura poesia musicale.

di Giovanni Botti

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