Dischi: “Songs For Judy”, Neil Young acustico di metà anni ’70

Neil Young – “Songs for Judy”

La carriera di Neil Young ormai si divide tra una nuova produzione, spesso spiazzante e non sempre all’altezza della sua fama, e la pubblicazione di registrazioni inedite tratte dal suo immenso archivio, che finiscono quasi sempre per rivelarsi gemme nascoste e di grande qualità. A questa seconda categoria è ascrivibile “Songs for Judy”, un album che contiene un concerto acustico tenuto dal canadese alla fine del 1976, quando era in tournèe con i Crazy Horse, ma era solito alternare momenti in solitudine sul palco con chitarra, piano e armonica ad altri potenti ed elettrici.

Il 1976 è l’anno della registrazione di “Hitchhiker”, album integralmente acustico che ha visto la luce soltanto due anni fa, e diverse canzoni di questo live, molte delle quali sarebbero state riprese pochi anni dopo in altri lavori del cantautore, vengono da quel disco. E’ il caso di “Human Highway”, country ballad qui riproposta solo voce e banjo, della splendida “Pocahontas”, finita poi su “Rust Never Sleeps”, e della political song “Campaigner”. “No One Seems To Know” è una ballata pianistica totalmente inedita, “White Line” un pezzo poi uscito su un album dei Crazy Horse, mentre la deliziosa “Too far Gone” sarebbe finita su “Freedom” dell’89. Imperdibile per chi ama Neil Young nella versione folk singer.

di Giovanni Botti

Sempre di Neil Young la recensione di “Peace Trails”.

Qui sotto la versione live di “Campaigner”

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