Dischi: “Thrum”, il folk jazzato del Joe Henry cantautore

Joe Henry – “Thrum”

La carriera di Joe Henry è divisa in due parti: da un lato quella di produttore che gli ha dato diverse soddisfazioni, portandolo a lavorare con grandi artisti come Solomon Burke, Aaron Neville, Bonnie Raitt, solo per citarne alcuni, e a vincere tre Grammy Awards. Dall’altro quella di cantautore, con 15 album all’attivo, sempre all’insegna della qualità. Cognato di Madonna, avendone sposato la sorella, musicalmente parlando Joe Henry non ha nulla a che vedere con la signora Ciccone, ma è depositario di un folk-rock intenso e intimista influenzato dal jazz e dal primo Tom Waits, oltre che caratterizzato, in alcuni album, da una ricerca sonora davvero interessante. Il nuovo lavoro, “Thrum”, si pone sulla scia dei due precedenti, “Reverie” del 2011 e “Invisible Hour” del 2014, quasi a rappresentare la chiusura di una ipotetica trilogia. Il suono continua a essere tendenzialmente acustico anche se, rispetto ai due lavori precedenti, c’è forse qualche spunto jazz in più grazie agli strumenti a fiato del figlio Levon. Per quanto riguarda le canzoni segnaliamo l’iniziale e fascinosa “Climb”, l’intensa e quasi stralunata “Hungry” e il folk jazzato di “Now and Forever”. Da ascoltare con attenzione.

di Giovanni Botti

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