L’intervista a Mauro Rossi, l’anima di piazza Roma

Con i suoi tre locali, tutti ravvicinati (l’Osteria Rossi, la gelateria Remondini e la pasticceria omonima in Largo San Giorgio), Mauro Rossi è una delle anime di piazza Roma, oltre a essere presidente di Confesercenti Modena.

Rossi, partiamo dalla piazza. È stato giusto liberarla dalle auto?
Me lo chiede? Certo che sì, è stato l’asso di briscola. Anche solo vivere la piazza con i tavolini all’aperto è un valore aggiunto per un ritrovo piacevole. E non vedo l’ora che aprano altre attività per irrobustire l’offerta complessiva.

Sì, però forse è più complicato parcheggiare per chi viene in centro.
Le dico la verità. In San Domenico, di posteggi liberi ce ne sono sempre, per i residenti. Per chi viene da fuori, a me sembra che intorno all’Accademia ci siano molti parcheggi, compreso il Novi Sad che è a due passi. Parliamoci chiaro: se voglio andare in piazza a Bologna, devo fare minimo 10 minuti di camminata. Con lo stesso tempo io percorro tutta Modena, se voglio. La verità è che i turisti trovano Modena molto smart, molto a misura d’uomo. Si gira e si parcheggia con relativa facilità.

A proposito di turisti: avete notato anche voi un incremento in città?
Sì. Come Rete Impresa Italia, ho curato personalmente il resoconto sui dati del turismo. Nel 2019 Modena ha realizzato un +10,9% rispetto al 2018. La metà dei turisti sono stranieri.

Un turismo che arriva a Modena per la storia, la cultura, i motori, Pavarotti e anche la gastronomia. È così?
Chi viene a Modena sa che mangerà bene. Se vado a Firenze, oltre a vedere gli Uffizi, magari vorrò mangiare anche una fiorentina perché la fanno buona. Lo stesso a Modena, per i tortellini e il resto. Da noi tutti i ristoratori sono in qualche modo obbligati ad assicurare un minimo di qualità, perché solo così possono durare nel tempo.

La scelta di mettere tutto a vista, nella vostra osteria – per esempio la preparazione della pasta fresca – è stata apprezzata?
Decisamente. Vedere come si fanno le cose è un segno di trasparenza. Una volta si pensava che le cucine dovessero essere off limits. Invece più si fa vedere come si lavora, più c’è un valore aggiunto.

La vostra è un’offerta integrata con le tre attività: si va dall’antipasto al dolce, al gelato…
Con tre attività, ho voluto diversificare. Avere tutto vicino aiuta a gestire meglio l’insieme, ma ogni locale deve avere la sua precisa identità. La pasticceria garantisce ottime brioche insieme a tutto il servizio di caffetteria. L’osteria va sulla tradizione mentre la gelateria completa l’offerta, in particolare d’estate, ovviamente.

Da Remondini si fa il caffè con la macchina, mentre all’osteria con la moka…
Sì, non volevo installare l’ennesima macchina del caffè anche in osteria. Per cui se vuoi un buon espresso meglio andare in pasticceria o in gelateria; la moka all’osteria invece produce un effetto ‘casa’.

E durante le feste c’è l’albero addobbato, vero?
Certo, ormai è un punto di riferimento per i modenesi. E anche per noi.

Novità per la promozione di Modena?
Si, ce n’è una nuova. L’idea è questa: se venite da noi e mangiate un pasto tradizionale da 25 euro, vi regaliamo l’entrata alla Ghirlandina. Uno può venire a mangiare un giorno e poi, con il biglietto, magari torna una seconda volta in centro. Può essere che passino da noi, oppure che vadano da un’altra parte a far l’aperitivo. Sempre Modena è.

 

di Francesco Rossetti

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