Musica. La recensione di “Encore” di Anderson East

Anderson East – “Encore”

Anderson East è, assieme a Chris Stapleton, il più interessante musicista uscito negli ultimi anni dalla fucina di Nashville. Entrambi hanno in cabina di regia uno dei produttori più ricercati del momento, Dave Cobb, e soprattutto non hanno nulla a che vedere col suono bolso e patinato che impera da qualche tempo nella capitale del country. Originario di Athens, ma trasferitosi successivamente a Nashville, East ha esordito nel 2015 con lo splendido “Delilah”, album breve quanto intenso che lo ha subito catapultato tra i nuovi alfieri del southern soul, dotato di una voce graffiante e matura nonostante la giovane età. Il nuovo disco, “Encore”, non fa altro che confermare il talento di questo ragazzo dell’Alabama. Alla produzione c’è ancora Dave Cobb e le undici canzoni sono sempre all’insegna del southern soul, ma con qualche spunto pop-rock piuttosto interessante, come dimostrano il singolo “All On My Mind”, scritto assieme alla superstar Ed Sheeran, o la brillante “Girlfriend”, cantata con pathos e potenza. Tra le ballate classiche segnaliamo l’iniziale “King For A Day”, che ricorda la “People Get Ready” di Curtis Mayfield, e la conclusiva e pianistica “Cabinet Door”, intima e intensa. Una bella conferma per iniziare bene il 2018.

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