Salute animali, attenzione alla primavera: l’intervista al veterinario Roberto Pagani

Con l’arrivo della primavera e della bella stagione, bisogna prestare maggiore attenzione ai nostri amici animali, che corrono alcuni rischi da tenere in considerazione. “L’invito è sempre quello di interpellare il veterinario curante per ogni dubbio riguardante il benessere dei nostri amici pelosi – ci spiega Roberto Pagani, veterinario che si occupa di dermatologia e medicina interna – affidandosi comunque all’esperienza di un professionista”.

Che cosa comporta l’arrivo della primavera per i nostri animali?
Il risveglio della natura porta a doversi proteggere bene nei confronti di parassiti esterni e quindi è necessario utilizzare prodotti antiparassitari contro pulci, zecche, zanzare e pappataci che possono veicolari malattie gravi come la filariosi (vermi che vivono nel cuore o nel sottocute) o la leishmaniosi. Attualmente sono in commercio nuovi prodotti che si possono somministrare per bocca con efficacia simile a quelli tradizionali (collari, spray e fialette “spot-on”), ma sono più pratici potendosi mescolare al cibo e con un minor impatto per la contaminazione ambientale. 

In questa stagione che rischi corrono i nostri amici a quattro zampe?
Esistono ad esempio rischi legati all’incontro con animali presenti solo nel periodo primaverile, come i bruchi della processionaria, una farfalla notturna che costruisce grossi nidi sugli alberi. Le larve si spostano sul terreno in processione in fila indiana e i cani, specialmente quelli giovani, possono per gioco o per curiosità addentarle procurandosi anche dolorosissime lesioni in bocca e sulla lingua, a causa dei peli urticanti che queste larve presentano sul corpo. I sintomi sono un aumento della salivazione, il dolore anche molto intenso con l’incapacità di far aprire la bocca al cane, il fregarsi il muso per terra o con le zampe. L’intervento del veterinario può essere risolutivo e in alcuni casi è necessario sedare il cane per medicare le parti, prima che le lesioni progrediscano in modo a volte irreparabile.

Esistono anche piante dannose?
Certamente, un altro problema da non sottovalutare verso i mesi più caldi è la presenza nei prati delle spighe secche delle graminacee, i cosiddetti forasacchi, che si trovano specialmente dove i prati non sono ben falciati o dove gli sfalci non sono raccolti. Questi corpi vegetali si possono piantare tra le dita specialmente nei cani a pelo lungo oppure possono entrare nelle orecchie o essere inalati o aspirati con la bocca. Questi causano fastidio, irritazione e a volte dolorose infezioni. E’ quindi buona norma dopo la passeggiata anche nei parchi cittadini, controllare accuratamente il mantello del cane.

E per quanto riguarda la muta?
Spazzolare il mantello ed averne cura, permette di tenere sotto controllo anche la muta del pelo che specialmente nel gatto a pelo lungo può essere causa di problemi legati alla costipazione. Questo tipo di problema può essere causato dall’ingestione del pelo da parte del gatto durante le operazioni quotidiane di “grooming” (leccamento e pulizia del mantello).

Qualche suggerimento da con l’avvicinarsi dell’estate?
Mi piacerebbe ricordare che per i nostri animali una macchina parcheggiata in estate anche non al sole diretto, può diventare una trappola mortale. Infatti il colpo di calore costituisce purtroppo una delle emergenze ricorrenti nei caldi mesi estivi della pianura padana. Non lasciate mai il vostro cane o il gatto nel trasportino in macchina confidando nei finestrini abbassati.

 

di Francesco Palumbo

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