Salute & Benessere: al nido vaccinati, ne parliamo con la pediatra

Dal 1° settembre, in Emilia Romagna, diventa obbligatorio vaccinare i bambini per poterli iscrivere agli asili nido e ai servizi educativi e ricreativi mentre, a livello nazionale, un decreto legge approvato il 19 maggio ha portato a 12 le vaccinazioni obbligatorie per la fascia 0-16 anni. Con la dott.ssa Maria Catellani, pediatra e Segretaria provinciale della Federazione Italiana Medici Pediatri, parliamo di questa novità.

Dottoressa, perché sono importanti i vaccini?
Sono importanti sia per la tutela della salute del bambino singolo che per la salute collettiva. I vaccini hanno allungato la vita media, hanno ridotto la morbilità e la mortalità infantili. A vaccini come l’antipolio, ad esempio, dobbiamo la scomparsa della malattia in Italia. Io ricordo ancora molto bene, purtroppo, quando da bambina ero in vacanza a Torre Pedrera e vedevo quell’enorme istituto per la riabilitazione dei bambini che avevano avuto reliquati di polio e andavano al mare sulle carrozzine…

Secondo il Ministero della Salute, da gennaio, è in corso un’epidemia di morbillo, in forte aumento rispetto al 2016. E’ dovuto alle mancate vaccinazioni?
Sì, le statistiche dicono che si ammalano soprattutto i ragazzi non vaccinati o quelli vaccinati negli anni ’80 che hanno fatto una sola dose e che andrebbero rivaccinati. Il morbillo è in crescita esponenziale in Italia e, insieme alla Romania, siamo ‘sorvegliati speciali’ in Europa. A fine aprile erano 2400 casi contro i 300 dello scorso anno. Portare a 12 i vaccini obbligatori, incluso il morbillo, è stato un salto importante da parte del Ministero, perché ‘non obblighi il morto a mettersi il casco’, glielo fai mettere prima no?

Quindi adesso, dopo il decreto legge, i vaccini obbligatori sono diventati 12…
Esisteva già una norma che rendeva obbligatorie 4 vaccinazioni (difterite, tetano, epatite B e poliomielite), mentre altre 8 erano fortemente raccomandate anche se l’adesione della popolazione era comunque piuttosto alta. Bene ha fatto il ministero a metterli tutti sullo stesso piano e non poteva che essere così visto anche l’allarme morbillo.

Ricevete molte più richieste di informazioni? Come stanno reagendo i genitori?
In realtà richieste di informazioni sui vaccini, ne riceviamo già da qualche anno. Noto, piuttosto, che la decisione di renderli obbligatori ha dato più sicurezza alle persone. Ho la sensazione netta che, a fronte di questa decisione, la gente abbia tirato un sospiro di sollievo, vedendo che qualcuno si prende questa importante responsabilità.

Quando si trova in studio un genitore non contrario ai vaccini ma preoccupato, cosa gli dice?
Dico che gli effetti dei vaccini sono infinitamente minori, nell’ordine di milioni di dosi, rispetto agli effetti della malattia, che può avere conseguenze anche gravi come encefaliti o polmoniti. Rimanere sordo o con un deficit neurologico dopo un morbillo, mi sembra davvero troppo per una malattia che può essere prevenuta con un vaccino.

Un consiglio finale ai genitori?
Abbiamo finalmente una norma che tutela i nostri bambini, fidatevi del vostro pediatra e chiedetegli consiglio. Al tuo medico e al tuo pediatra sta a cuore la salute dei tuoi bambini come a te. Io sto bene, se i miei pazienti stanno bene!

Antipolio, antidifterite, antitetanica e antiepatite B sono le vaccinazioni obbligatorie per iscrivere i bambini da 0 a 3 anni ai servizi educativi e ricreativi in Emilia Romagna. Per approfondire: www.alnidovaccinati.it

(Intervista di Patrizia Palladino)

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