Salute & Benessere: in acqua dopo mangiato si può? Caldo e alimentazione

C’è un argomento che da sempre tiene banco sulle spiagge, è dibattuto dalle mamme ma non solo e si riassume nella domanda “quanto tempo dobbiamo aspettare prima di fare il bagno dopo mangiato?”. A rispondere a questo e altri dubbi sui comportamenti corretti da tenere per evitare fastidi, è il Dottor Nicolino D’Autilia, medico di famiglia e Presidente dell’Ordine dei Medici di Modena. “La mia generazione e quella successiva sono cresciute con il ‘mito’ di andare in acqua dopo due/tre ore dal pasto. Effettivamente non ci sono grosse evidenze scientifiche su questo tema e ovviamente dipende da quanto abbiamo mangiato. Se abbiamo mangiato leggero, una colazione semplice ad esempio, possiamo anche fare il bagno dopo mezzoretta, tre quarti d’ora. Altro parametro di riferimento importante è la temperatura dell’acqua che, quando è molto fredda può creare una reazione difensiva, determinando un disagio nel nostro organismo. Se l’acqua è abbastanza calda e abbiamo fatto una colazione leggera, nulla vieta fin dal mattino di fare il bagno ma è sempre bene entrare in acqua gradualmente, bagnandosi prima polsi e tempie che sono percettori di temperatura”.

Le bibite gelide e le granite vanno d’accordo con il caldo o meglio evitare?
Questa combinazione, in effetti, determina molti più problemi e malori. Bere bibite fredde è una pessima abitudine che può creare congestione a livello di stomaco e intestino, con reazioni anche molto importanti. Quando, a una temperatura esterna di 35/36 gradi, ingeriamo tutto d’un fiato un bicchiere di acqua gelata, scateniamo una reazione molto violenta dei visceri intestinali, che invece hanno bisogno di temperature abbastanza uniformi. Ancora peggio succede con le granite che possono determinare spasmi di tipo emicranico. Al di là della sensazione di immediato refrigerio, il ghiaccio a contatto con il palato innesca una reazione di vasospasmo nella parte superiore del cranio, determinando possibili cefalee anche violentissime.

Caldo e umidità, quali sono i cibi da preferire e quali evitare?
La prima regola in assoluto è scegliere alimenti di facile digeribilità, quindi frutta e verdura fresche a volontà, perché contengono anche vitamine e sali minerali. E’ meglio evitare cibi troppo elaborati come ragù, paste ripiene, arrosti o fritture. Sembra banale, ma basta fare un giro sulle spiagge per vedere quanti mangino le fritture di pesce o altri piatti molto carichi. Oltre a frutta e verdura, sono da preferire alimenti semplici come pesce ai ferri o formaggi freschi, facilmente digeribili, ed è meglio evitare pasti troppo copiosi, magari spizzicando poco per volta durante la giornata. Un’altra cosa importante è aumentare l’apporto idrico con acqua, succhi di frutta, spremute, thè o caffè d’orzo…

In estate siamo bombardati di pubblicità che consigliano l’uso di integratori alimentari per reintegrare sali minerali, potassio e magnesio. Sono davvero necessari, come sembrano suggerire gli spot, o basta un’alimentazione corretta?
Se l’alimentazione è corretta, cioè supportata da frutta e verdura in abbondanza, non sono indispensabili. Gli unici che possono, in effetti, dare un aiuto sono il potassio e il magnesio. Naturalmente, però, parliamo di persone sane e non di quella parte di popolazione affetta da patologie croniche, come cardiopatici o diabetici che necessitano di supporti diversi.

di Patrizia Palladino

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