Salute e benessere: la tiroide “al comando”, ce ne parla il Prof. Giampaolo Papi

Poco conosciuta ma fondamentale per la nostra salute, “la tiroide è la “centralina di comando” delle funzioni metaboliche del nostro corpo”. A spiegarlo con un’efficace metafora è il Professor Giampaolo Papi, Direttore dell’Unità Operativa di Endocrinologia dell’AUSL di Modena e Professore di Endocrinologia presso l’Università Cattolica di Roma.

Professore cos’è la tiroide dal punto di vista medico?
“È una ghiandola del sistema endocrino che si trova nella regione anteriore del collo, dove contrae stretto rapporto, posteriormente, con la trachea e con l’esofago e, lateralmente, con i vasi del collo. Pur essendo, normalmente, di piccole dimensioni, svolge tuttavia un ruolo cruciale per la vita. Produce due ormoni che, a seconda del numero di atomi di iodio che contengono, prendono il nome di T4, tiroxina, che è l’ormone secreto in maggiori quantità dalla tiroide, e di T3, tri-iodo-tironina, l’ormone attivo prodotto principalmente dalla conversione periferica della T4”.

Quali sono le sue funzioni principali e come cambiano con l’età?
“Gli ormoni tiroidei svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo fetale, nel metabolismo muscolo-scheletrico, nelle funzioni del sistema nervoso centrale e periferico, nell’attività della pompa cardiaca e nel controllo dell’assetto endocrino-metabolico generale. Sono ormoni importanti per tutte le età: in loro assenza, il feto non si svilupperebbe nell’utero materno e il bambino non crescerebbe dopo la nascita, gli adulti non avrebbero l’energia necessaria ad affrontare la vita quotidiana e gli anziani andrebbero incontro ad un rapido declino cognitivo”.

Una tiroide che funziona male può incidere sul nostro umore?
“Certamente sì. L’eccesso di ormoni tiroidei – condizione nota come “ipertiroidismo” – può causare ansia, nervosismo, insonnia e uno stato di particolare irritabilità. Al contrario, la ridotta secrezione di ormoni tiroidei – definita “ipotiroidismo” – può portare a rapido affaticamento, flessione del tono dell’umore, riduzione dell’attenzione e della memoria”.

E sul cuore?
“Il detto “al cuor non si comanda” non vale per la tiroide. Quando le concentrazioni di ormoni tiroidei nel sangue si riducono, il cuore riduce a sua volta sia la frequenza dei battiti sia la capacità di contrarsi. Nei pazienti con ipertiroidismo, invece, il cuore batte più velocemente, potendo anche sviluppare pericolose aritmie, soprattutto nei pazienti anziani”.

L’inquinamento può compromettere il corretto funzionamento della tiroide?
“La ricerca scientifica ha dimostrato che esistono numerosi contaminanti ambientali potenzialmente in grado di alterare la capacità della tiroide di produrre i suoi ormoni o di interferire con l’azione degli ormoni tiroidei sugli organi bersaglio. Tra questi, si possono citare ad esempio il perclorato, presente nei fertilizzanti, negli esplosivi e negli air-bag, e il tiocianato, il quale è contenuto nel fumo di sigaretta e nelle brassicacee (una famiglia di piante delle quali fanno parte cavolo, rapa e cavolfiore)”.

 

di Patrizia Palladino

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