Sedentarietà e obesità, intervista al professor Alberto Tripodi

Stare seduti troppo a lungo o sdraiati sul divano, non fare attività fisica e alimentarsi in modo scorretto, sono comportamenti che fanno decisamente male alla salute. Ce ne parla il Dott. Alberto Tripodi del Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’Ausl di Modena.

Nella nostra provincia, su circa 100 mila bambini d’età 1-14 anni, se ne stimano oltre 15 mila sovrappeso e quasi 6 mila obesi. Dati allarmanti che hanno spinto Comune e Ausl a discuterne in un recente convegno. Quando un bambino mangia male e non fa attività fisica, che problemi subentrano?
Alimentarsi in maniera equilibrata, secondo la dieta mediterranea, e fare attività fisica porta un vantaggio di salute a lungo termine, in tutti, anche in un bambino normopeso. Quando questo bambino diventerà adulto e continuerà a mangiare bene, avrà più probabilità di invecchiare in salute e di contrarre il più tardi possibile malattie croniche. Se un bambino è obeso, invece, può avere, fin da piccolo, problemi osteoarticolari, problemi psicologici o andare incontro precocemente a diabete, sarà più probabilmente un adulto obeso e più facilmente a rischio di malattie croniche, quindi a maggior ragione dovrà migliorare i propri stili di vita.

Non se la passano bene nemmeno gli adulti modenesi tra 18 e 69 anni, con un 33% in sovrappeso e un 13% obeso. Sedentarietà e cattiva alimentazione possono portare sovrappeso, ma anche patologie cardiovascolari. Qualcuno parla addirittura di sedentarietà killer con 5 milioni di morti nel mondo occidentale. E’ esagerato?
Le malattie cardiovascolari, nei nostri paesi, rappresentano le principali cause di malattia e di morte, subito seguite dai tumori. Le malattie croniche sono responsabili di oltre l’85% delle morti. Negli Stati Uniti, il fenomeno dell’obesità è molto marcato, già da molti anni, mentre negli adulti italiani la situazione è migliore e, contrariamente a quel che si pensa, sono più in sovrappeso e obesi i maschi. Le femmine hanno una maggiore attenzione sul proprio stato nutrizionale, sono più brave, consumano più frutta e, quando si fanno progetti educativi, migliorano di più rispetto ai maschi. Le femmine, sicuramente, sono più attente al proprio modo di mangiare, a tutte le età.

Tra sovrappeso e sedentarietà, chi fa più danni?
L’Organizzazione Mondiale della Sanità dà un valore leggermente più alto all’inattività fisica rispetto al sovrappeso e all’obesità. E’ più importante muoversi che evitare qualche chilo in più, anche se questi fattori interagiscono tra loro, non per niente chi fa più attività è meno facilmente in sovrappeso od obeso.

La scuola gioca un ruolo primario, specie per l’attività fisica. Se a casa, però, mamma e papà stanno immobili sul divano, il bambino quale dei due modelli seguirà?
Per riuscire a cambiare i comportamenti, è necessario che le figure educative diano dei messaggi coerenti. I progetti educativi devono cercare di coinvolgere sia la scuola che la famiglia ed è un compito difficile. Oggi, per essere precoci, si iniziano percorsi educativi già durante la gravidanza. E’ molto interessante perché l’alimentazione in gravidanza può rappresentare la prima educazione alimentare nel bambino che nascerà, che si abitua già ai sapori e ai profumi dell’alimentazione materna. Se la donna in dolce attesa mangia frutta e verdura, questi alimenti più facilmente saranno apprezzati dal bambino dopo la nascita.

WP-Backgrounds Lite by InoPlugs Web Design and Juwelier Schönmann 1010 Wien