Da Modena a Capo Nord in sella a una Vespa

Appassionati di viaggi su due ruote, sono partiti il 30 luglio da Modena e in diciannove giorni sono andati e tornati da Capo Nord a bordo, ciascuno, di una Vespa. Manuel Longo e Omar Farhan, li abbiamo intervistati in doppia, esattamente come in strada. Manuel davanti e Omar dietro, uno sempre in vista nello specchietto retrovisore dell’altro!

Passione per la Vespa a parte, nella vita chi siete? Cosa fate?
M: 40 anni, marito, papà, tecnico informatico in banca…
O: Ex ristoratore, con la passione per il fai da te e la meccanica, soprattutto le due ruote. Ora do libero sfogo alla mia voglia di creare e costruire lavorando con il ferro per una ditta di arredamenti e cucino per hobby.

Capo Nord in Vespa, come è nata l’idea? All’improvviso o un sogno covato a lungo?
M: l’idea è nata circa 2 anni fa. Dopo aver letto diversi libri di viaggi in vespa, ho pensato visto che tra un po’ compio 40 anni mi voglio proprio fare un bel regalo!
O: È una meta ambita da molti motociclisti, 3 anni fa ho comprato una moto apposta per andarci… ma poi mi sono fatto convincere da Manuel che sognava Capo Nord in vespa.

Ci sono libri o viaggi famosi che vi hanno ispirato?
M: nel corso degli anni, grazie al gruppo di amici delle Tigelle Meccaniche, ho avuto la fortuna di conoscere veri e propri “viaggiatori” su due ruote, arrivati a Modena dal sudamerica e dall’estremo oriente! Libri di viaggi? Decine! Quelli di Bettinelli, giramondo in vespa, sopra a tutti ma anche libri di amici come L. Franchini (Hasta la fine del mondo in vespa), Lavarra (21 americhe) e poi I. Barazzutti, M. Giurin, F. Logli, G. Serafino, G. C. Nuzzo… etc.
O: Non ho mai letto libri di viaggi. Mi è sempre piaciuto viaggiare su 2 ruote. In moto il viaggio ce l’hai sulla pelle.

Qualche aneddoto o episodi particolari che vi sono capitati durante il viaggio?
M: potremmo perderci ore! Uno in particolare è stato il viaggio in notturna attraverso la Lapponia. Le nostre vespa hanno un’autonomia di 200 km circa, ci siamo trovati in riserva “sparata”, senza distributori nel giro di centinaia di chilometri, a mezzanotte su una strada che sale dal paese di Babbo Natale (Rovaniemi) fino in Norvegia. Essendo già dentro il Circolo Polare artico non veniva veramente buio e abbiamo proseguito il viaggio a velocità ridotta per diminuire i consumi, attraversando un paesaggio fatato con laghetti fumanti a bordo strada.
O: Ce ne sarebbero 1000 da raccontare, come la gente che incontravamo per strada che già ci seguiva su FB e il viaggio in Lapponia, ma una cosa che mi ha colpito particolarmente è la disponibilità delle persone. Non so se sia stata solo fortuna, ma tutte le volte che eravamo in difficoltà, abbiamo trovato qualcuno pronto ad aiutarci senza chiedere niente in cambio.

Ci date i numeri di questa impresa ‘epica’? Chilometri, giorni, ore in sella…
9492km, 316 litri di benzina, 6 litri d’olio, 19 giorni, in media 10 ore al giorno in sella…un infinità d’acqua dal cielo lungo tutto il viaggio.

Avventura, imprevisti, l’ignoto, i paesaggi nuovi… è questo che spinge a partire?
M: tutte cose importanti ma non basterebbero se non ci fosse la possibilità di conoscere sempre gente nuova.
O: Sì, vedere posti nuovi, con il vento sulla faccia, lasciando a casa i pensieri, gli impegni e la routine quotidiana. Viaggiare per il solo gusto di farlo.

Un viaggio così che cosa lascia dentro?
M: Sicuramente lascia negli occhi e nel cuore immagini indimenticabili che vorresti raccontare a tutte le persone che incontri!
O: Un’esperienza così lascia un bel bagaglio di emozioni e ricordi. Mai visto un paese tanto freddo, ma allo stesso tempo capace di scaldare quanto la Norvegia. Il suo freddo lo porterò per sempre nelle ossa… i suoi paesaggi nel cuore.

Qualche consiglio per chi vuole affrontare un viaggio così lungo…
M: partire con il mezzo revisionato come si deve! Piccoli inconvenienti che in Italia risolvi in poco tempo possono pregiudicare tutto il viaggio, anche se potrai trovare, come successo a noi, persone di buon cuore che si faranno in quattro per te, a ogni latitudine. L’abbigliamento non è da sottovalutare, deve essere piuttosto vario e contemporaneamente contenuto come volume perché, in fin dei conti, sei in vespa!
O: Assicurarsi che il mezzo sia in ordine e capace di affrontare il viaggio. Non sottovalutare il meteo, come ho fatto io… Non esagerare con ricambi e attrezzatura perché tanto qualcosa si romperà e ti servirà sempre quello che hai lasciato a casa!

Per approfondire e vedere le immagini bellissime: pagine FB ‘2vespa2north’ e ‘tigellemeccaniche’, www.tigellemeccaniche.com, instagram #2vespa2north.

di Patrizia Palladino

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