“Modenesi, parla Sandrone!”: l’intervista semiseria al capofamiglia della Pavironica

Sandrone, la Pulonia e Sgorghiguelo, residenti nel Bosco di Sotto in provincia di Modena, sono gli indiscussi protagonisti dello Sproloquio che si tiene ogni anno dal balcone di Piazza Grande. Da quasi 150 anni, nel giorno di Giovedì Grasso a Modena, grandi e piccini vanno in piazza per ascoltarli e così faranno anche tra pochi giorni. Aspettando lo Sproloquio, sentiamo da Sandrone se ha voglia di raccontar qualcosa ai nostri lettori.

Come va? Pronto per lo Sproloquio? Ma mi sembra di sentire un po’ di tosse…
Eh sì, è la sua stagione… ma oggi sono andato dal dottore e vedrai che ci salto fuori.

Beh, non sarà mica andato dal Dottor Balanzone?!
Nooo, agh calarev eter… Ci mancherebbe altro!

Sandrone, da quanti anni è Sandrone lei?
Sono nella Famiglia Pavironica dall’88, da più di 30 anni! Per i primi 13, ho fatto Sgorghiguelo poi dal 2002 sono Sandrone.

In tutti questi anni Sandrone è cambiato o è rimasto quello di sempre?
Cerchiamo di adeguarci ai tempi, ma Sandrone deve esser sempre un po’ ‘moralista’, è un padre di famiglia, un rezdor, deve capire dove sta il bene e dove sta il male. Le donne, e anche la Pulonia, sono molto argute ma a volte si lasciano attirare dalle cose nuove e Sandrone invece deve capire subito se si tratta di una balzana o di una cosa importante!

Dicono però che ‘sotto sotto’ sono le donne che comandano, succede anche a lei?
Certo! E anca me a farò ‘buon viso a cattiva sorte’, come fan gli altri!

Sandrone ormai sfiora i 150 anni, come se la cava con le novità? Lo smartphone?
Oh per l’amor di Dio, a sun imbrané come un pulsein in d’la stopa! Faccio delle robe che poi deve arrivare il figlio che me le mette a posto, perché io non ci salto fuori!

Quelle, poi, sono novità che van molto veloci, no?
Sì, troppo veloci. Comunque va bene lo smartphone ma è più bello dirsi le cose di persona… Dire ‘Ti amo’, guardandosi negli occhi, è molto meglio!

Bella questa versione romantica di Sandrone…
Ah sì, io mi ritengo un sentimentale, certo!

Lo sa che questo è l’anno delle elezioni amministrative? Lo Sproloquio di cosa parlerà?
Mo l’è vera… alora bisagna ca tiroma fora quel anc per quel lè! L’altra volta, mi ricordo che dissi “Non chiedetemi un parere, perché son certo che riusirete a sbagliar da soli!”. Il mondo cambia in fretta, però, è sempre più difficile dar fiducia a uno o all’altro. Mio nonno diceva: “Dala sopa ala Lureinsa, a gh’è poca difereinsa”!

Cioè, come ‘da curer a scaper’??!
Ah beh è un proverbio vecchio, vecchio… un contadino che aveva due figlie da maritare, una brutta e l’altra zoppa, quando le presentava ai giovanotti, diceva così: “Dalla zoppa alla Lorenza, c’è poca differenza”, come dire che sono uguali. Ma Sandrone per fortuna non è un politico!

Guardiamo al futuro e parliamo di figli, vuole? Come va con Sgorghiguelo? Si comporta bene, fa a modo?
Ma insama… Al s’è inamuré ed la Mistra! Ma cosa vuol mai? Son diventati grandi assieme! Una volta la Maestra c’ha detto “Guarda Sgorghiguelo che a me i bambini non piacciono eh!” e sa cosa c’ha risposto lui?! “Beh, alora a starom ateint tut e du!”.

 

di Patrizia Palladino

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