Spartaco, la rivolta dei servi e la vittoria sui Romani presso Mutina

Il Mutina Boica, oltre ad essere un’occasione di divertimento, è anche una buona opportunità per conoscere un episodio importante della storia romana che ha per protagonista anche la nostra città. Siamo nel 72 a.c., nella fase di decadenza della Repubblica romana che aveva dovuto subire, pochi anni prima, la dittatura di Silla e che si apprestava a vivere lo scontro tra Cesare e Pompeo e il passaggio all’Impero. La situazione politica era caratterizzata da una costante instabilità e, dopo l’esperienza sillana, il senato era sempre più nelle mani della fazione aristocratica. Situazione di malcontento che portò a diverse ribellioni, come quella del popolare Quinto Sertorio, sedata dall’intervento di Gneo Pompeo, ma soprattutto la rivolta servile guidata da Spartaco, uno schiavo della Tracia che era stato addestrato come gladiatore.

La sommossa scoppiò a Capua nel 73 a.c. quando Spartaco, assieme ad alcuni compagni, fuggì verso il Vesuvio. Il gruppo di ribelli si ingrossò velocemente fino ad arrivare ad oltre 70 mila unità, con schiavi traci, galli e germanici. Inizialmente il senato romano sottovalutò la rivolta, anche perché aveva le sue migliori legioni impegnate in Spagna contro Sertorio e in Oriente contro Mitridate. Questo fatto permise a Spartaco e ai suoi di ottenere alcune vittorie nette ed entusiasmanti come quella sui pendii del Vesuvio in cui trovarono la morte diverse migliaia di soldati romani.

Il Senato allora, nel 72 a.c., passò la palla in mano ai due consoli in carica, Lucio Gellio Publicola e Gneo Lentulo Clodiano che cercarono di intercettare le truppe ribelli con le loro legioni. Spartaco e Crisso, il suo compagno d’avventura, decisero di dividersi e la loro sorte fu inizialmente molto diversa: Crisso si diresse verso sud e si scontrò con le truppe di Gellio Publicola nell’odierno Gargano subendo una vera e propria disfatta nella quale lui stesso trovò la morte. Spartaco invece, che si era diretto verso nord, si scontrò separatamente con le truppe dei due consoli, dimostrando una notevole capacità strategica e sconfiggendoli entrambi. Poi, proprio nei pressi di Mutina, sconfisse i 10 mila veterani del proconsole della Gallia Cisalpina Cassio, che a malapena riuscì a salvarsi dopo un’enorme strage di legionari.

A porre fine alla rivolta degli schiavi fu un errore dello stesso Spartaco che, invece, di proseguire verso nord, decise di tornare al sud dove, dopo qualche altra vittoria, fu sconfitto e trovò la morte nell’ultima battaglia, quella del fiume Sele, contro le truppe del proconsole Marco Licinio Crasso. Al personaggio di Spartaco e alla rivolta servile sono stati dedicati diversi film e serie tv, il più famoso dei quali lo “Spartacus” di Kubrick con Kirk Douglas (foto).

Ricordiamo che proprio alla storia di Spartaco è dedicata l’edizione 2016 di Mutina Boica in corso in questi giorni al Parco Ferrari.

di Giovanni Botti

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