Un campione del mondo modenese: l’intervista a Vittoria Valsecchi

Forse non tutti sanno che, tra le colline del nostro Appennino, vive un campione del Mondo. Si tratta di Wallfugh Ink to Nireno Picture, un esemplare di Welsh Corgi Pembroke dell’allevamento Wallfugh di Vittoria Valsecchi (nella foto a destra), che di recente ha partecipato al campionato del Mondo a Lipsia (in Germania), vincendo il premio di migliore della categoria maschile. Di questo e molto altro ne abbiamo parlato con la sua orgogliosa allevatrice.

Innanzitutto,Vittoria, parliamo un po’ di questa razza. Che tipo di cani sono i Corgi?
I Corgi sono una razza bovara, ovvero che ha il compito di seguire le mucche, e provengono dal Galles. La loro origine non è tutt’ora ben chiara: alcuni sostengono che anticamente fossero cani da pagliaio, mentre altri affermano che fossero stati importanti addirittura dai Vichinghi, visto che in Svezia esiste un cane molto simile (il Vallhund). I Corgi sono resistenti e molto attaccati alla famiglia. 

Come mai hai deciso di allevare questa particolare razza?
E’ stato un colpo di fulmine. Ho sempre avuto cani, come i Rottweiler e gli Shih Tzu, ma un giorno, andando ad un’esposizione canina, vidi un cucciolo di tre mesi di Corgi: fu amore a prima vista. Avendo vissuto tanti anni in Inghilterra, conoscevo la cattiva reputazione dei cani della Regina, ovvero quella di essere nevrotici e mordaci. In seguito però mi è stato spiegato che quelli non sono pienamente Corgi, ma incroci di quest’ultimi con i Bassotti. Dopo di che presi un femmina della tipologia Fluffy (col pelo più lungo) e da lì è nata la voglia di fare l’allevamento. 

Perchè, oltre all’allevamento, partecipi anche alle esposizioni?
In passsto praticavo equitazione, andando spesso a gareggiare. Quando smisi, dovevo comunque sfogare la mia vena competitiva, e perciò scelsi di intraprendere la strada delle competizioni di bellezza e esposizione canina. 

Ink
Wallfugh Ink to Nireno Picture durante l’esibizione

Di recente hai gareggiato in una competizione molto importante…
E’ stato ripagato il lavoro di un anno intero. Il cane è stato allevato, cresciuto e selezionato da noi, e lui in cambio ci ha regalato tante soddisfazioni: questa è solamente l’ultima di una lunga lista. Ink ama farsi vedere e andare in esposizione; tant’è vero che se non andiamo in gara, lo portiamo in un centro commerciale così ha la parvenza di essere in un ring. Quando la gente lo applaude, lui da sempre il meglio di sé e si mette in mostra, con la consapevolezza di avere la vittoria in pugno. Ink ha vinto di tutto: 2 classi nell’esposizione speciale dei Corgi in Inghilterra, 1 classe al Crufts sempre in Inghilterra, e recentemente il mondiale a Lipsia. Dunque lui è il campione mondiale di razza Corgi. 

Altre gare in programma?
La prossima settimana saremo di nuovo in Inghilterra. Ci andiamo spesso perchè c’è molta più competizione che in Italia. Poi abbiamo in programma l’Europeo, il Mondiale e il Cruft dell’anno prossimo. Saremo in tutte le competizioni più importanti.

Perchè il Corgi è ancora una razza poco conosciuta in Italia?
Solamente di recente sta avendo una discreta fama, ma io sono contraria: è una razza difficile da allevare. Come allevamento, noi spediamo in America i test genetici di tutti i nostri cani, per avere la certezza di avere esemplari geneticamente puri. Inoltre sono frequenti gli scambi di cuccioli con altri allevamenti in tutto il mondo, come quello di Nireno di Caron Mc Gregor, in Australia. Non è ancora conosciuta perchè è sempre stata una razza di nicchia, inoltre ha una particolarità: o lo ami o lo odi. Ci sono persone che perdono letteralmente la testa per i Corgi, invece altre li ritengono “mortadelle con le zampe”.

Sono cani adatti anche alla pet therapy?
Si assolutamente. Noi collaboriamo col Gruppo Cinofilo Modenese che, attraverso il progetto “Cane amico buono e fedele”, cerca di avvicinare i bambini, sopratutto quelli extra-comunitari, ai cani. Ci incontriamo con le scuole in un campo di addestramento, in cui i bambini hanno la possibilità di giocare e stare a stretto contatto con i nostri cani. Perchè crediamo che un bambino possa crescere meglio con un cane al suo fianco. 

di Mattia Amaduzzi

 

 

 

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