Al Foro Boario va in scena la mostra “The Summer Show”

Si è aperta al Foro Boario di Modena The Summer Show, la mostra di fine corso degli allievi del master sull’immagine contemporanea di Fondazione Fotografia: un’interessante panoramica sulle tendenze e le nuove direzioni del linguaggio dell’immagine offerta da cinquanta giovani artisti di provenienza internazionale.

Il percorso, allestito fino al 6 agosto, con ingresso libero, racchiude in sè diverse sezioni:  la prima parte è riservata alle opere degli studenti che terminano il biennio, intitolato Crinale; seguono nell’allestimento l’esposizione mid-term riservata ai progetti in corso degli studenti del primo anno e quella delle opere dei finalisti dello European Photography Award, un riconoscimento assegnato ogni anno ai migliori allievi delle scuole di fotografia europee, dalla Gerrit Rietveld Academie di Amsterdam al Royal College of Art di Londra. Conclude il percorso una sezione riservata ai lavori prodotti dai docenti e dagli studenti della Tokyo University of the Arts in residenza artistica presso la scuola di Fondazione Fotografia, in occasione di uno scambio tra le due istituzioni.

Le fotografie, i video e le installazioni presentate da Crinale affrontano temi diversi, suggerendo una riflessione sul linguaggio stesso dell’immagine: c’è chi si sofferma sulla relazione tra la presenza umana e lo spazio urbano, su città vuote che perdono ogni tratto di realtà, oppure sull’influenza distruttiva che l’uomo esercita sulla natura, evocando un futuro di macerie. Quella dell’astrazione è un’altra delle vie percorse dagli studenti, che, partendo da un dato reale, creano personaggi e paesaggi immaginari.

Allo stesso modo, gli allievi delle scuole europee mostrano la ricchezza del linguaggio visivo contemporaneo, attraverso interessanti combinazioni tra tecniche diverse o sperimentazioni ardite, come nel lavoro di Victorie Eouzan, allieva dell’ENSAD di Parigi, seconda classificata allo European Photography Award 2017. La sua opera, ‘Incidences’, si ispira infatti alla litofania, una tecnica del Settecento che riproduce immagini su porcellana trasparente in basso rilievo, per approdare alla fotografia di oggetti stampati in 3D il cui esito è imprevedibile e dà forma a paesaggi immaginari.

Infine, i sette artisti provenienti dalla Tokyo University of the Arts – Tokihiro Sato, Fumihito Nagai, Susumu Shimonishi, Lijing Xu, Sayaka Makita, So Sasaki, Hao Zhou – hanno lavorato principalmente sulla città di Modena, nella quale hanno trascorso un mese di residenza: il loro è un punto di vista inedito non solo sui luoghi di interesse storico-artistico, ma anche sulle persone che hanno incontrato, dalle quali hanno raccolto storie e aneddoti confluiti nelle loro fotografie.

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