Modena, a Forlì una partita soltanto da vincere

Il Modena è arrivato già a un importante crocevia del suo campionato. Dopo tre sconfitte consecutive e con l’attacco più asfittico di tutta la Lega Pro (solo cinque gol di cui uno su rigore a Teramo e un’autorete contro la Reggiana), gli uomini di Simone Pavan sono attesi dalla trasferta di Forlì, domani, sabato 12, alle 18,30, dove affronteranno una squadra nettamente ultima (solo quattro punti in 12 giornate frutto di altrettanti pareggi). Una partita in cui i canarini hanno a disposizione soltanto un risultato, la vittoria, per allontanarsi un minimo dal fondo classifica e sperare nel recupero di alcuni infortunati importanti.

Il problema, come già detto e ridetto, resta quello del gol. I gialloblù non riescono a segnare nemmeno su rigore (due falliti in una settimana tra campionato e Coppa Italia), ma, ed è quello che più preoccupa, costruiscono anche pochissime occasioni degne di questo nome. I portieri avversari che sono scesi in campo al Braglia, finora, sono stati quasi sempre inoperosi. Purtroppo c’era da aspettarselo viste le difficoltà già evidenziate nelle amichevoli estive contro avversarie di categoria inferiore e visti i curriculum degli attaccanti in rosa (8 gol nelle ultime due stagioni Diakite, 4 Bajner e poco altro). L’unico giocatore che ha dato fin da subito l’impressione di una certa confidenza con la porta, nonostante la giovane età, è Nicolas Schiavi, purtroppo fuori diverse partite per infortunio (si spera di recuperarlo per Forlì).

La situazione dei romagnoli però è ancora più complicata. Ripescati in estate nonostante il terzo posto nel loro girone di serie D dietro Parma e Altovicentino, hanno dimostrato finora di essere una squadra ancora da categoria inferiore, soprattutto in difesa, nettamente la più battuta del campionato con 22 reti al passivo. La squadra allenata da Massimo Gadda, ex vice di Castori a Cesena, ha comunque segnato più dei canarini, sette gol contro cinque. Dopo la sconfitta per 1-0 nello scontro diretto a Fano di sabato scorso quella del 12 novembre anche per i biancorossi sarà l’ennesima gara da ultima spiaggia.
La rosa a disposizione dell’ex centrocampista di Milan e Reggiana non è, ad onor del vero, delle migliori. Tanti giocatori di categoria inferiore, tutti italiani se si eccettuano un paio di ragazzi albanesi poco noti e spesso in panchina come il centrocampista Alimi e l’attaccante Rrapaj.

Andando a sfogliare gli almanacchi si nota che Modena e Forlì si sono affrontate otto volte (quattro sul campo dei romagnoli), sempre in serie C1 tra il 1979 e l’83, probabilmente il periodo migliore della storia dei biancorossi che nel campionato 1979/80 (quando i canarini erano in C2), guidati dal mitico Cinesinho, sfiorarono addirittura la promozione in B arrivando terzi ad un solo punto dal Rimini. Se al Braglia il Modena ha sempre vinto (4-0 nel campionato 1980/81), allo stadio Morgagni il bilancio è di una vittoria per parte e due pareggi, entrambi per 0-0.

Il Forlì si impose nel primo confronto assoluto, quello del 1978/79, contro un Modena in seria difficoltà sia tecnica che societaria, mentre i gialloblù hanno espugnato la città romagnola (3-2 con reti di Scarpa, Agostinelli e Tormen) nel campionato 1981-82, quello del terzo posto e della promozione sfiorata dietro Atalanta e Monza con Giorgi in panchina.

di Giovanni Botti

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