Basket: l’Acetum Cavezzo in A2 dopo 8 anni, intervista alla capitana Eleonora Costi

A otto anni dall’ultimo campionato, quello del 2008/09 terminato con la promozione in A1 poi annullata dalla decisione della società di ripartire dalle categorie inferiori, l’Acetum Cavezzo torna in serie A2, al termine di una stagione esaltante culminata nella finale Play Off vinta con il San Giovanni Valdarno. La capitana delle Piovre Eleonora Costi (foto) è, assieme a Valeria Zanoli, il trait d’union con la squadra vincente di otto anni fa.

Eleonora come hai vissuto questo ritorno in A2 rispetto alla promozione del 2009?
Esattamente come la prima volta, non c’è differenza tra le varie promozioni. E’ stata un’emozione immensa anche perchè so cosa ha significato per il paese e per la società. Diciamo che è un nuovo punto zero.

Vi aspettavate un campionato così o è stato una sorpresa?
Una sorpresa no, sapevamo di essere una squadra competitiva. Diciamo che la consapevolezza di potercela fare abbiamo cominciato a maturarla ad inzio Play Off.

Qual è stato il valore aggiunto che vi ha permesso di superare le avversarie nei Play Off?
Sicuramente la coesione del gruppo, altrimenti in difesa non ce l’avremmo fatta a sopperire ai deficit strutturali della nostra squadra. Noi siamo state le più “basse” del campionato e siamo riuscite a superare questo gap proprio giocando di squadra.

Tu e la Zanoli rappresentate un trait d’union con l’ultima promozione in A. Le altre ragazze invece da dove vengono?
Sono tutte molto giovani e, a parte la Bernardoni che viene da Ostiglia, arrivano tutte dai vari vivai legati al Basket Cavezzo, Carpi o Finale ad esempio.

Secondo te questa squadra potrà dire la sua anche in serie A2?
Il livello del campionato non è così tanto diverso, in questi anni si è un po’ abbassato per vari motivi. Credo che, per salvarsi tranquillamente, l’ossatura della squadra ci sia. E’ ovvio che un rinforzo sotto canestro, probabilmente, sarà necessario.

Assieme alla Zanoli avevi lasciato l’Acetum nel 2009. Quando sei tornata?
Sono tornata tre anni fa, ma ho fatto solo un mese di allenamento perché poi sono andata in maternità e nel maggio 2015 è nata mia figlia Beatrice. Nell’agosto dello stesso anno ho ripreso a fare la preparazione con le ragazze. Sempre ad agosto 2015 è tornata a Cavezzo anche Valeria.

E’ stato difficile tornare ad allenarsi dopo la maternità?
Guarda, tornare a giocare mi ha aiutata moltissimo soprattutto dal punto di vista psicologico. La gravidanza e l’allattamento sono pesanti anche sul piano mentale. Certo i primi mesi sono stati molto faticosi. Io però mi sento di consigliare a tutte le ragazze, se non ci sono grossi impedimenti, di tornare, dopo la gravidanza, a fare attività fisica il prima possibile.

In questi giorni ricorre il quinto anniversario del terremoto. Che ricordi hai di quei giorni?
Sono stati certamente momenti tragici, ma credo che si debba vedere il lato positivo in ogni cosa. Il terremoto comunque ha avuto come conseguenza anche la ricostruzione e un ritorno alla comunità che non vedevo da anni. Ricordo che io e Valeria Zanoli dovemmo giocare con Bologna fino al 15 giugno e andavamo in campo che non stavamo in piedi, visto che non dormivamo per le scosse.

Oltre al basket di cosa ti occupi?
Sono educatrice scolastica e alla mattina faccio sostegno a scuola. Al pomeriggio invece gestisco da tre anni un mio doposcuola privato. Dal 2014 inoltre sono consigliere comunale a Mirandola.

di Giovanni Botti

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