Sport, calcio a 5 e solidarietà: l’intervista ad Adolfo Alfieri della Cavese ASD

Oltre ad un importante tradizione calcistica, pallavolistica e cestistica, ora a Castelfranco c’è pure una squadra di calcio a 5. Stiamo parlando della Cavese ASD, formazione che milita nel campionato del CSI, ma che ha grandi ambizioni. Ne abbiamo parlato con il Presidente e portiere Adolfo Alfieri.

Adolfo, quando è nata la squadra?
E’ cominciato tutto come un gioco. Nel 2011 mi sono ritrovato con quattro amici di vecchia data e abbiamo deciso di metter su una squadra di calcio a 5 e partecipare ad un campionato agonistico, ovvero il CSI. Fino al 2014 siamo rimasti una squadra autofinanziata a livello amatoriale, poi abbiamo deciso di cominciare a mettere un po’ di nero su bianco, costituendo un’ASD di calcio a 5, che rappresenti la città di Castelfranco e che ricordi anche i migranti di una volta.

A quale campionato state partecipando?
Attualmente siamo in CSI. Non siamo ancora professionisti, perchè quello è un mondo economico al di fuori della nostra portata. Finora abbiamo disputato tre partite totalizzando cinque punti. E’ il primo anno in cui non siamo partiti benissimo, ma siamo un gruppo nuovo con qualche giovane in più. Siamo solo all’inizio però e la strada è ancora lunga, ma siamo considerati una delle teste di serie.

Quanti allenamenti fate alla settimana?
Per tenerci in allenamento, partecipiamo ad un secondo campionato, ovvero il Bwin Gazzetta dello Sport Modena. E’ un torneo molto amatoriale, ma che noi utilizziamo per prepararci al meglio per il CSI e per far giocare le seconde linee.

Che caratteristiche deve avere un giocatore di calcio a 5?
Sostanzialmente dev’essere un calciatore molto tecnico. La differenza più grande con il calcio a undici è una minore fisicità accompagnata da una maggiore tecnica. Inoltre i miei ragazzi devono ragionare e non farsi prendere dalla foga, facendo girare il più possibile la palla per cercare la via del gol. Infine, non c’è mai un momento di pausa, sei sempre in movimento.

Cosa si può fare per far conoscere maggiormente il calcio a 5?
Secondo me bisogna coinvolgere maggiormente i bambini, facendo conoscere questo sport nelle scuole. Perchè non esiste solo il calcio, ma ci sono tante ramificazioni. Il calcio a 5 può essere adatto per chi fa fatica a correre, non essendo granchè allenato, e questo lo costringe a diventare più tecnico.

Sulle vostre maglie non ci sono sponsor ma c’è la scritta Telethon…
Si esatto. Noi inoltre l’11 dicembre siamo stati invitati in Comune a Modena, in occasione dell’inaugurazione della ventisettesima edizione della maratona televisiva per sostenere e finanziare la ricerca sulle malattie genetiche rare. Saremo presenti anche noi con una nostra delegazione. Il 15 e 16 invece saremo con un banchetto in centro a Castelfranco sempre in favore di Telethon. Loro ci danno una grande visibilità, e noi cerchiamo di ricambiare aiutandoli.

 

di Mattia Amaduzzi

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