“Dopo una video call con la squadra e lo staff tecnico sono uscite tutte le lacrime che non credevo di avere più. Due mesi di siccità, emozioni controllate e forse represse, razionalità inutile e inutilmente dispendiosa, il dolore di un commiato.
Il senso di quello in cui hai creduto e combattuto che si sgretola, la grandezza di chi ha dato.
Grazie Totò, sarai nel mio e nel nostro cuore per sempre“.
Con questo messaggio sul proprio profilo Fb, Catia Pedrini ha ufficializzato l’addio di Salvatore Rossini. Il libero lascia dunque Modena Volley dopo aver vinto tutto in 6 stagioni vissute intensamente: 1 Scudetto, 2 Coppe Italia e 3 Supercoppe. Idolo dei tifosi fin dall’inizio (il suo soprannome è il “Ministro della difesa”), è stato uno dei pilastri della rinascita della Modena Volley targata Pedrini.
Ora, per lui, si apre un nuovo futuro non più all’ombra della Ghirlandina, bensì all’ombra delle Dolomiti: infatti, con molte probabilità, Rossini sarà un nuovo giocatore dell’Itas Trentino, dell’ex allenatore canarino Lorenzetti. Andrà a completare un sestetto di assoluto livello (grazie agli arrivi di Lucarelli, Abdel-Aziz e Podrascanin) e pronto a lottare per le prime posizioni.
Se Trento si è rafforzata, Modena Volley non si è fatta certo cogliere impreparata. L’addio di Rossini coinciderà con l’arrivo in gialloblù (proprio dall’Itas) di Jenia Grebennikov: il libero francese, classe ’90, è considerato il più forte al mondo nel suo ruolo. Ma il mercato in entrata non finisce qui. Al centro arriverà Dragan Stankovic, che di recente ha avviato le pratiche per diventare cittadino italiano. L’ex capitano della Lube, molto probabilmente, farà reparto assieme al confermato Max Holt, dato che per il ruolo di schiacciatore a fianco di Matt Anderson, Modena Volley sta valutando profili italiani (Lanza e Kovar su tutti) con l’inserimento dei giovani Lavia (da Ravenna) e Rinaldi, pronti a subentrare dalla panchina.
di Mattia Amaduzzi
