Sport, volley: una Superlega più equilibrata

Da qualche anno a questa parte, l’Italia è tornata ad essere il paese di riferimento per quanto riguarda la pallavolo. Tralasciando il discorso Nazionale, nella passata stagione i club nostrani hanno vinto praticamente tutte le competizioni internazionali alle quali hanno partecipato, sia nel maschile che nel femminile. Questo merito, soprattutto, degli investimenti oculati delle società, capaci di costruire, di anno in anno, rose sempre più attrezzate e competitive.

Se la Superlega 2018/2019 era stata definita come un “All-star Game”, il nuovo campionato, che aprirà i battenti il prossimo 20 ottobre, può essere ribattezzato come un “All-star Game 2.0”. Rispetto alla passata stagione, inoltre, sembra che la distanza tra le prime quattro della classe (Civitanova, Perugia, Trento e Modena) e le inseguitrici si sia ridotta. Infatti quest’anno ci sono almeno altre quattro formazioni che ambiscono ad un posto al tavolo delle pretendenti allo Scudetto. Stiamo parlando di Monza, Milano, Piacenza e Verona.

Tra le prime della classe, paradossalmente, quella che ha cambiato di più è stata la Lube Civitanova. I campioni d’Italia, infatti, hanno salutato l’opposto titolare Sokolov (volato in Russia allo Zenit di Ngapeth), sostituendolo con la coppia Rychlicki-Ghafour.

Perugia ha arricchito la sua già forte rosa con due dei migliori giovani della passata stagione, ovvero lo schiacciatore ucraino Plotnitskiy e il centrale Russo (occhio anche all’interessante Taht). In panchina è stato messo alla porta Bernardi e al suo posto è arrivato l’eccentrico e vulcanico Vital Heynen.

Trento ha deciso di dare continuità al progetto Lorenzetti, facendo solo qualche movimento in panchina. Anche Modena, dopo un paio di estati di cambiamenti, ha puntato praticamente sulla stessa rosa, piazzando però un colpo da 90: il ritorno in canarino di un campione come Matt Anderson aumenta notevolmente il tasso tecnico della nuova creatura di Andrea Giani.

Queste sono le probabili formazioni che lotteranno per un posto nei play-off, ma occhio alle possibili sorprese: Padova è sempre una squadra solida, con un Hernandez in più; Ravenna e Vibo Valentia hanno giovani italiani e stranieri interessanti. Qualche gradino più in basso invece Sora e Latina. In ogni caso sarà un campionato “spumeggiante”, da vivere e da gustare, in attesa del grande evento sportivo del 2020: le Olimpiadi di Tokyo.

 

di Mattia Amaduzzi

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