Emilio Lepido e città d’acque, i Musei civici per Mutina Boica

Prosegue fino a domenica 9 settembre Mutina Boica 2018, che anche nella sua decima edizione non rinuncia a coniugare le rievocazioni storiche e le attività spettacolari con incontri storici e divulgativi di alto livello scientifico grazie alla collaborazione con i Musei civici di Modena.

Nel fine settimana, infatti, venerdì 7 settembre alle 18 a Palazzo dei Musei e domenica 9 alle 17 alla “Caupona”, l’osteria romana ricostruita al parco Ferrari, sono in programma due appuntamenti dedicati rispettivamente a Marco Emilio Lepido e a “Modena città d’acque”, in collaborazione con Hera e con l’Università.

Inoltre, la manifestazione, a cura di Crono Organizzazione Eventi, tra i punti focali dei tanti appuntamenti gratuiti tra il parco Ferrari e il Novi Ark, dà spazio a “Mutina Deducta Est”, storia della fondazione di Modena progettata per i 2.200 anni dalla fondazione di Mutina (2017) in collaborazione coi Musei civici.

Questi ultimi, nella sala ex oratorio al piano terra del Palazzo dei Musei in largo Sant’Agostino, venerdì 7 alle 18 ospitano la conferenza “Guai ai Vinti!”, con Roberto Macellari e Nicola Cassone, che trattano della figura del fondatore di Mutina Marco Emilio Lepido e delle sue campagne militari per la sottomissione di Liguri Friniati e Apuani, le popolazioni indigene che abitavano i territori intorno alla città romana.

Sabato 8 settembre, sempre alle 18, il Novi Ark costituirà il punto di arrivo del corteo storico e sarà teatro di giochi gladiatori e di corse con le bighe romane.

Domenica 9 settembre alle 17 la “caupona” al parco Ferrari ospiterà l’incontro “Modena Città d’Acqua” con Silvia Pellegrini, archeologa del Museo civico archeologico, Stefano Lugli, docente del dipartimento di Scienze chimiche e geologiche dell’Università di Modena e Reggio Emilia, e l’ingegnere Paolo Gelli, responsabile Reti fognarie Area Emilia Ovest di Hera spa.

Fin dalla fondazione, Mutina è stata città costruita sulle acque. L’andamento dei canali ha determinato lo sviluppo del tessuto cittadino in età medievale e moderna; gli Estensi e l’autorità comunale promossero opere di bonifica e copertura dei condotti che scorrevano a cielo aperto anche entro le mura. La gestione dell’intreccio di condotti ora sepolti costituisce una sfida per la città del futuro.

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