“Fronte del porto” napoletano: il film di Kazan portato in scena al Teatro Storchi da Alessandro Gassman

Dopo lo straordinario successo di “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, Alessandro Gassman (nella foto) si cimenta con la riduzione teatrale di un altro classico del cinema: “Fronte del porto”. L’indimenticabile film di Elia Kazan, che rivelò il talento di un giovane Marlon Brando, avrà la sua versione sul palco del Teatro Storchi, da giovedì 18 a domenica 21 ottobre. Stavolta Gassman dirige Daniele Russo e altri dieci attori in una riscrittura in cui Enrico Ianniello fonde le suggestioni del testo originale con quelle dei poliziotteschi napoletani degli anni ‘80.
Assistiamo a una storia ambientata nella Napoli di 40 anni fa che gioca, dal punto di vista formale, con le musiche dei film, con i colori sgargianti della moda, con i riferimenti culturali di quegli anni in cui, dice Ianniello, “la città stava cambiando pelle nella sua organizzazione criminale, gli anni del terremoto, gli anni di Cutolo. Anni in cui il porto era sempre di più al centro di interessi diversi, legali e illegali”.

Uno spettacolo che sarà capace di restituirci la forza della storia, facendoci immedesimare nelle intense e rabbiose relazioni tra i personaggi che la popolano, raccontate con la cifra inconfondibile di Alessandro Gassmann, che sottolinea: “Come già avvenuto per Qualcuno volò sul nido del cuculo, anche in questo caso la scelta è caduta su un testo ed una tematica che mi coinvolgono profondamente e che portano verso una ricerca di libertà faticosa. Ricostruiremo la vita del porto, le vite degli operai, i loro aguzzini, attaccandoci ai suoni, ai rumori, ai profumi ed alla lingua di questa città”. Partendo dall’omonima opera dell’americanissimo Budd Schulberg (l’autore del racconto – a sua volta ispirato a un’inchiesta giornalistica dell’epoca – e della sceneggiatura del monumentale film di Elias Kazan) e dal successivo adattamento teatrale realizzato dall’artista inglese Steven Berkoff, Gassman propone dunque un Fronte del porto calato nell’attualità partenopea, con Daniele Russo nel ruolo del protagonista. Una squadra vincente, che insieme ai suoi numerosi interpreti, sarà capace di restituire il fascino della vicenda.
Nei miei spettacoli”, spiega ancora Gassman, “cerco sempre di ricostruire mondi credibili, pensando a ogni tipo di pubblico, nella convinzione che ora come non mai il teatro debba essere arte popolare, di difficile esecuzione ma di semplice fruizione”.

Mercoledì 17 ottobre, alle 21.15, la Sala Truffaut in coordinamento con la programmazione di Emilia Romagna Teatro, proietta proprio il film di Kazan del 1954. “La storia è quella di un ex pugile fallito, Terry Malloy – il cui fratello Charlie ha fatto carriera spalleggiando il corrotto boss del sindacato portuale – che accetta di testimoniare contro il gangster per amore di Edie, la sorella di un lavoratore ucciso“. Girato verso la fine del periodo del maccartismo, durante il quale Kazan aveva “collaborato” denunciando alcuni ex compagni comunisti, il film ebbe dodici nomination e vinse otto premi Oscar, tra cui il miglior film, regia e attore (appunto, Marlon Brando).
Info e biglietti: 059.2136021

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