La stagione del Balletto al Comunale inizia col “Trittico d’autunno”

Anteprima della rassegna ModenaDanza, che si svolgerà come di consueto al Teatro Comunale Luciano Pavarotti a primavera 2018. “Trittico d’autunno” rappresenta uno spazio che la Fondazione Teatro Comunale di Modena dedica ormai da molti anni a compagnie italiane e a coreografi affermati ed emergenti con particolare attenzione al panorama nazionale e a nuove creazioni. A partire dal 2012, prima al Teatro delle Passioni e poi al Teatro Čaika, il Teatro ha presentato con continuità novità della danza contemporanea italiana ospitando artisti quali Ambra Senatore, Virgilio Sieni, Michela Lucenti, Enzo Cosimi, Abbondanza/Bertoni, Cristiana Morganti e Mvula Sungani. Quest’anno il Teatro presenta una rassegna di tre spettacoli di coreografi e compagnie italiane incentrati sulla reinterpretazione in chiave contemporanea del repertorio musicale classico con evidenti riferimenti al “Flauto Magico” di Mozart, al “Bolero” di Ravel e alla musica di Erik Satie.

– Martedì 14 novembre alle ore 21 l’Astra Roma Ballet metterà in scena “Il flauto magico” di Wolgang Amadeus Mozart. Astra Roma Ballet è stata creata nel 1985 da Diana Ferrara, prima ballerina étoile del Teatro dell’Opera di Roma con il sostegno e il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. La compagnia ha al suo attivo più di 800 rappresentazioni portate in scena in Italia e all’estero ed è formata da un gruppo di giovani danzatori in grado di affrontare i più diversi stili di danza. Effettua regolari tournée nei teatri italiani, nelle rassegne, nei Festival e in giro per l’Europa e il mondo. Ha lavorato con affermati coreografi tra cui Luciano Cannito, Massimo D’Orazio, Marcia Plevin, Serge Manguette, Paolo Mohovic, Attila Silvester, Pieter van der Sloot, Alessandro Vigo, Loris Petrillo, Donella Bucca, Enrico Morelli e Daniela Megna. Il nuovo spettacolo propone una rivisitazione della celebre opera di Mozart su libretto di Emanuel Schikaneder e si avvale delle video-scenografie di Emanuele Luzzati, a dieci anni dalla scomparsa, con le illustrazioni provenienti dal laboratorio del museo di Genova a lui intitolato. Il balletto, adatto a un pubblico di tutte le età, è costruito e progettato sulla base del film sul “Flauto Magico” realizzato da Luzzati con regia di Giulio Gianini. Tra piume, stracci colorati e incantevoli foreste disegnate dall’artista genovese, lo spettacolo è il racconto fiabesco dell’entusiasmante e contrastata storia d’amore tra il principe Tamino e la principessa Pamina dove la danza si fonde alle proiezioni video della versione cinematografica.

– Giovedì 16 novembre alle ore 21 Cristina Kristal Rizzo si esibirà in “BoleroEffect“. Scritto nel 1928 quando Ravel iniziò ad avere i primi sintomi di una grave demenza frontotemporale, il Bolero è probabilmente la partitura orchestrale più celebre della storia della musica: un “esercizio da comportamento compulsivo” costruito su una singola melodia, divisa in due tempi principali che si ripetono nove volte. “Bolero Effect” nasce nel 2014 da un’idea di Cristina Rizzo, artista di tendenza nel panorama della danza italiana, che produce e interpreta lo spettacolo insieme ad Annamaria Ajmone. Il DJ Simone Bertuzzi elabora dal vivo un soundscape di ritmiche che spaziano da sonorità afro ad altre in grado di disegnare, nello spazio vuoto attorno alle danzatrici, le pareti immaginarie di una discoteca. Su questo schema, che prende la forma di un rito laico e sonoro, elettronico, Cristina Rizzo ha costruito un percorso coreografico che sollecita, indaga e verifica quali nuove possibili traiettorie possa percorrere un corpo quando trascinato in una tale spirale ritmica. Una danza frenetica in cui la Rizzo inserisce la relazione, quella con la Ajmone, tracciando un dialogo fisico fatto di frasi coreografiche circolari, gesti ripetuti ma mai uguali a se stessi, che scardinando la fissità del rito, ne celebrano la fine. Coreografa e danzatrice fiorentina, Cristina Kristal Rizzo è attiva dai primi anni ’90. Si è formata a New York alla Martha Graham School of Contemporary Dance e ha frequentato gli studi di Merce Cunningham e Trisha Brown. Rientrata in Italia, ha collaborato con diverse realtà, come Teatro della Valdoca, Roberto Castello, Stoa / Claudia Castellucci, Mk, Virgilio Sieni Danza, Santasangre, ed è stata tra i fondatori del gruppo Kinkaleri.

– Sabato 18 novembre ore 21 la Compagnia Točnadanza metterà in scena “Le stanze di Satie” e “7 quadri +1“. Ballerina, docente e coreografa, Michela Barasciutti ha danzato nei principali teatri italiani e esteri (Europa e Asia) e nei principali festival nazionali e internazionali. Ha fatto parte de L’Ensemble di Micha van Hoecke e ha collaborato con numerosi teatri d’opera quali il Teatro La Fenice di Venezia e il Carlo Felice di Genova dove ha ricoperto il ruolo di prima ballerina. Nel 1991 fonda a Venezia la compagnia Točnadanza con la quale intraprende anche una intensa attività coreografica. Fra i suoi più recenti lavori si ricordano “Fiore accanto” (2013) rappresentato in anteprima a Venezia al Teatro Malibran e in prima nazionale per la stagione di balletto al Teatro Sociale di Rovigo; “Untitled – Tribute to Peggy Guggenheim”, in collaborazione con il Teatro La Fenice e il Guggenheim di Venezia e in co-produzione con il Festival VeneziainDanza; “Notturni d’acqua” (2015) e, l’anno seguente, per il 150° anniversario della nascita di Erik Satie, “Le stanze di Satie” con musicisti dal vivo, in coproduzione con Musicavenezia e in collaborazione con il Conservatorio Musicale Benedetto Marcello e l’Archivio Carlo Montanaro. “Le stanze di Satie” è un percorso nella personalità e nella inconfondibile sensibilità del compositore francese attraverso alcuni brani del suo periodo giovanile scelti fra le notissime Gymnopedie, Sarabande e Gnossienne 1. “7 quadri + 1″ è una riflessione odierna della coreografa sui momenti e le fasi creative diverse vissute nel lungo cammino con la sua compagnia.

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