Leggere in ogni parte del mondo: la mostra fotografica di Steve McCurry

Da venerdì 13 settembre al 6 gennaio 2020, le Gallerie Estensi di Modena ospitano la mostra “Leggere” di Steve McCurry, uno dei fotografi più celebrati a livello internazionale per la sua capacità d’interpretare il tempo e la società attuale. Sono oltre 60 gli scatti del fotografo, raccolti in più di quarant’anni di carriera, a raccontare e svelare come il potere della lettura sia universale nel mondo. Dall’Asia orientale al Medio Oriente, dall’Africa agli Stati Uniti, le fotografie ci portano in giro per gli stati e i continenti, ritraendo persone di varie età ed estrazione sociale accomunate da un’unica, intima passione: leggere.

L’esposizione, promossa dalle Galleria Estensi Modena, organizzata da Civita Mostre e Musei, curata da Biba Giacchetti, con i contributi letterari dello scrittore Roberto Cotroneo, presenta 70 immagini, dedicate alla passione universale per la lettura, che comprendono la serie che McCurry ha riunito in un volume, pubblicato come omaggio al grande fotografo ungherese André Kertész, uno dei suoi maestri. Gli scatti ritraggono persone di tutto il mondo, assorte nell’atto intimo di leggere.

I contesti sono i più vari, dai luoghi di preghiera in Turchia, alle strade dei mercati in Italia, dai rumori dell’India ai silenzi dell’Asia orientale, dall’Afghanistan a Cuba, dall’Africa agli Stati Uniti. Sono immagini che documentano momenti di quiete durante i quali le persone si immergono nei libri, nei giornali, nelle riviste. Giovani o anziani, ricchi o poveri, religiosi o laici; per chiunque e dovunque c’è un momento per la lettura. In una sorta di percorso parallelo, le fotografie sono accompagnate da una serie di brani letterari scelti da Roberto Cotroneo. Un contrappunto di parole dedicate alla lettura che affiancano gli scatti di McCurry, coinvolgendo il visitatore in un rapporto intimo e diretto con la lettura e con le immagini.

La mostra è completata dalla sezione “Leggere McCurry”, dedicata ai libri pubblicati a partire dal 1985 con le foto di Steve McCurry, molti dei quali tradotti in varie lingue: ne sono esposti 15, alcuni ormai introvabili, insieme ai più recenti, tra cui il volume edito da Mondadori che ha ispirato la realizzazione di questa mostra. Tutti i libri sono accompagnati dalle foto utilizzate per le copertine, che sono spesso le icone che lo hanno reso celebre in tutto il mondo.

McCurry è un fotografo conosciuto in tutto il mondo, apprezzato dal pubblico di tutte le età, compresa la fascia dei giovani. È nato a Philadelphia nel 1950. Si è iscritto alla Penn State University per studiare fotografia e cinema, si è laureato in teatro nel 1974. Il suo interesse per la macchina fotografica, iniziato ai tempi del college, lo ha portato a lavorare per il Today’s Post per due anni per poi partire per l’India da freelance. Fu il primo a passare il confine tra Pakistan e Afghanistan con dei rullini nascosti nei vestiti.

Quelle foto, viste in tutto il mondo, sono state tra le poche a mettere a nudo il conflitto in atto. Per il coraggio della sua impresa gli è stato assegnato il “Robert Capa Gold Medal for Best Photographic Reporting from Abroad”. La carriera di McCurry ha poi continuato a portarlo in zone di guerra, dove si è dedicato ai reportage fotografici dei conflitti.

 

di Francesco Rossetti

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