Musei civici, Alice Padovani presenta online il suo libro d’artista

Con la presentazione online del libro d’artista di Alice Padovani si chiude il cerchio dell’opera in progress “Archivial impulse or The Museum-Machine”, realizzata dall’artista modenese per i Musei civici in occasione del festival filosofia 2020, con lo sguardo rivolto al 150° dalla nascita dei Musei civici che cadrà nel 2021.

L’iniziativa si svolge sabato 19 dicembre alle 18.30 in diretta in streaming sul sito (www.museicivici.modena.it) e sulla pagina Facebook @museicivicimodena.

L’appuntamento, con la partecipazione della stessa Alice Padovani, del direttore del festival filosofia Daniele Francesconi e delle curatrici dei Musei civici Serena Goldoni, Cristina Stefani e Cristiana Zanasi, è il secondo della rassegna online “Il museo in diretta”, organizzata dai Musei tra dicembre e gennaio.

Con l’approssimarsi del 150° – spiega Francesca Piccinini, direttrice dei Musei civici – il Museo ha voluto riflettere sulle sue origini e sulla natura positivista e classificatoria che ne rappresenta l’impronta iniziale nel 1871, rendendolo una sorta di macchina i cui ingranaggi, organizzati in vetrine, restituiscono la visione di un progresso che l’uomo al centro della natura può comprendere e dominare.

A settembre, durante i tre giorni di festival filosofia, l’artista ha creato una grande opera a pavimento, concepita come aggregato di oggetti conservati nei depositi rappresentativi delle raccolte di archeologia, etnologia, arte e artigianato, e del Risorgimento.

Di quella prima grande opera di carattere effimero, poi smontata, rimangono oltre 250 disegni che Padovani ha realizzato di quegli stessi oggetti.

I disegni– spiega Padovanihanno composto la parte più documentativa della installazione realizzata al festival. L’elaborazione del libro d’artista è iniziata subito per completare un lungo percorso. Per le tavole illustrate del volume sono stati scelti 15 disegni a matita, realizzati con tratti fini e ripetitivi, quasi a comporre texture che potessero evocare soprattutto l’aspetto emotivo e poetico dell’oggetto”.

Nell’incontro di sabato 19 dicembre, in diretta a porte chiuse da Palazzo dei Musei, l’artista racconterà la propria esperienza in dialogo con Daniele Francesconi e con le curatrici. Per Francesconi, autore di un testo introduttivo al libro, “l’installazione di Alice interpellando ed elaborando la natura classificatoria del Museo coglieva anche alcune tracce tematiche fondamentali della questione delle macchine, attorno a cui ruotava l’edizione 2020 del festival. Disposizione repertoriale e assemblaggio creativo hanno mostrato infatti come, nel porsi di fronte a un sistema di oggetti, si compia non solo un lavoro di ordinamento, ma anche un processo di rispecchiamento. Il museo ne emerge come macchina in questo senso stretto, perché ogni oggetto tecnico non solo inscrive in sé la propria funzione, ma anche reca la traccia delle relazioni tra persone e artefatti.”

L’ultimo appuntamento digitale prenatalizio dei Musei sarà anche una occasione ulteriore per restare vicino al pubblico e augurarsi buone feste.

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