Play-Festival del gioco: quando il divertimento diventa spaziale

Sono passati 50 anni da quando Neil Armstrong, mentre muoveva i primi passi sulla Luna, pronunciò la storica frase “Un piccolo passo per l’uomo, un grande passo per l’umanità”. Un evento straordinario che ha fissato un punto fermo e indelebile nella storia dell’umanità e che ha stimolato non solo la fantasia di registi e scrittori, ma anche quella degli ideatori dei giochi da tavolo. Un legame, quest’ultimo, che ha portato alla nascita di diversi giochi – da Apollo XIII a 1969, da S.P.A.C.E. a Kepler-3042 – che permettono di portare nel proprio salotto emozioni spaziali.

Un motivo in più per scegliere come tema guida dell’undicesima edizione di Play-Festival del gioco – in scena a ModenaFiere dal 5 al 7 aprile – la “Corsa allo Spazio”. Un risultato decisamente sorprendente grazie anche allaprestigiosa e inedita collaborazione con il principale Ente di ricerca italiano per lo studio dell’universo, l’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF). A Play sfruttando le potenzialità della realtà virtuale sarà infatti possibile vedere il paesaggio lunare che il 21 luglio 1969 si presentò agli occhi degli astronauti americani Neil Armstrong e Buzz Aldrin, oppure simulare l’atterraggio a bordo dello Shuttle, intraprendere un realistico viaggio stellare, guidare sul paesaggio lunare i robot “gemelli” di Spirit e Opportunity, i rover che hanno conquistato Marte. E poi immergersi nel sistema solare in scala 1:1 miliardo, provare una pista da biglie in grado di spiegare come funziona la testa di un ricercatore, assistere alla costruzione al tavolo (da gioco) di un programma di esplorazione spaziale che vedrà competere studenti provenienti da tutta Italia. Un programma per appassionati e curiosi di ogni età e dai tanti risvolti didattici, a conferma del ruolo sempre più importante del gioco nei processi di apprendimento.

Ma Play è prima di tutto il più grande e frequentato festival italiano dedicato al gioco da tavolo e quindi la scoperta dell’universo non può che partire da quelle proposte che consentono di “trasformarsi” in astronauti e vivere il sogno dello spazio. Da Apollo XIII che permette di ricostruire la missione spaziale più famosa a 1969 che rievoca il tema della corsa allo spazio delle varie nazioni con strategie, programmi e reclutamento di scienziati per essere i primi sulla Luna. C’è inoltre S.P.A.C.E. che – realizzato in collaborazione con l’Agenzia spaziale italiana – consente di costruire sonde per esplorare i pianeti del sistema solare, oppure Kepler-3042 che prefigura una nuova corsa allo spazio tra mille anni. Non va poi dimenticato l’altro affascinante obiettivo, il pianeta rosso, Marte, protagonista di Terraforming Mars, First Martians, Pocket Mars, Missione Pianeta Rosso.

Play-Festival del gioco a ModenaFiere dal 5 al 7 aprile sarà dunque un’occasione imperdibile non solo per trascorrere 3 giorni di puro (e sano) divertimento per tutta la famiglia, ma anche per capire (giocando) cosa è stato il 1969, avvicinarsi alla scienza e all’astronomia facendo leva proprio sul gioco.

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