Street Art e Writing alla Palazzina dei Giardini

L’appuntamento con l’arte più ‘cool’ dell’estate modenese si intitola “1984. Evoluzione e rigenerazione del writing”. La mostra – da non perdere – curata da Pietro Rivasi e prodotta da Galleria civica di Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, in collaborazione con la Biblioteca civica d’arte Poletti e con Associazione Aemilia, Spraytrains, Clash, ha inaugurato giovedì 23 giugno alla Palazzina dei Giardini Ducali, epicentro dell’Estate modenese.

Indagare questo mondo è l’obiettivo dell’esposizione, attraverso un panorama delle molteplici evoluzioni dell’arte di strada, prendendo in esame alcuni dei suoi più significativi artisti, quali Taps & Moses™, Olivier Kosta-Thefaine, PAL Crew. Modena ha una tradizione legata alla “street art” che ha preso avvio nel 1981 con la presenza in città di Jean-Michel Basquiat per la sua personale alla galleria Mazzoli ed è proseguita grazie alle attività di Icone, della Fondazione Giorgio De Mitri e delle gallerie Avia Pervia e D406.

La Biblioteca Poletti inoltre vanta uno dei più importanti patrimoni a livello nazionale per quanto riguarda la documentazione di “writing e street art”. La rassegna dà rilievo all’aspetto più controverso dell’arte di strada: gli “interventi non commissionati” nello spazio pubblico. Grazie a materiale fotografico e video, lo spettatore verrà proiettato nella realtà vissuta dagli artisti. La mostra svelerà in che modo i writer si sono adattati alla società e al tempo: alcuni hanno cercato di rinnovarsi nel linguaggio e nei codici, altri hanno trasferito l’esperienza di strada in una forma d’arte più classica destinata a gallerie e spazi istituzionali, altri ancora hanno proseguito con ostinazione lo spirito dei pionieri newyorkesi.

Due le sezioni: nella prima, si dà conto dell’aspetto più strettamente documentario con foto, video e installazioni di Zelle Asphaltkultur, Taps & Moses™, BBS Crew, Fra32, Sauli Sirviö, Porto. Di particolare interesse saranno “Never going home”, il filmato che racconta la vita randagia di Utah ed Ether, due “jet setter” del writing internazionale, durante un viaggio in Giappone, e una installazione video dal titolo “Writers’ bench” curata da Spraytrains.com.

La seconda sezione propone lavori di Francesco Barbieri, Egs e PAL Crew, provenienti da collezioni pubbliche e private, e opere realizzate appositamente per la Palazzina da Olivier Kosta-Thefaine e da Matteo Ceretto Castigliano/CT. Nel catalogo delle opere in mostra, curato da Luca Lattuga di Anonima Impressori, anche i testi del curatore Rivasi, di Jacob Kimvall, Jens Besser e Pierpaolo Ascari.

La mostra è visibile gratuitamente fino al 18 settembre dal giovedì alla domenica dalle 19 alle 23, con orari speciali di apertura in occasione del festival filosofia 2016. Informazioni on line www.galleriacivicadimodena.it

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