Teatro, Sisillo: “Il nostro cartellone è stato rimodulato, ma gli impegni con gli artisti rimangono”

Un po’ ci aspettavamo questo provvedimento, data la crescita dei contagi. Anche se da noi il pubblico era controllatissimo: avevamo entrate separate e uno scanner per la temperatura. Ma, soprattutto, il pubblico nei teatri sta zitto e fermo“.

E’ quanto affermato da Aldo Sisillo, direttore del Teatro Comunale di Modena Luciano Pavarotti, a nostri microfoni, in occasione dell’uscita dell’ultimo Dpcm che ha sancito la chiusura dei teatri fino al 3 dicembre.

Ci dispiace ma capiamo che c’è un problema generale – ha affermato il Maestro – noi però continuiamo a lavorare come qualsiasi altra azienda. A metà novembre cominceremo le prove del “Werther” e vedremo se farlo in streaming o rinviare le recite più avanti, perché lo streaming va bene ma non sostituisce affatto lo spettacolo dal vivo”.

Il nostro cartellone, che prosegue fino a maggio, è stato rimodulato – ha ammesso il direttore – però gli impegni con gli artisti, le orchestre, i cori e i registi ci sono fin dall’anno scorso. Ad esempio in questo momento stiamo costruendo in laboratorio un’opera che, speriamo, verrà allestita in dicembre, altrimenti la recupereremo. Il nostro problema appunto è questo, recuperare gli impegni, spesso già pagati, e trovare le date in cui siano presenti tutte e cento/centocinquanta persone necessarie: dobbiamo risentire le disponibilità dei solisti, del coro, dei registi e direttori d’orchestra e nel mentre andare avanti ad allestire le scene e i costumi“.

Si poteva fare meglio? Nel mio piccolo – ha concluso il Maestro Sisillo – avrei continuato l’accesso del pubblico, perché abbiamo notato che da noi si sentiva sicuro. Fino a metà ottobre abbiamo fatto spettacoli riempiendo tutti i posti disponibili, che erano circa un terzo rispetto alla capienza totale

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