Coronavirus: nuove norme per isolamenti e quarantene, cosa cambia per i cittadini

Alla luce delle nuove disposizioni in vigore da oggi in termini di isolamenti e quarantene, si forniscono alcune prime indicazioni, riportate anche nell’home page del sito Ausl.

Chi si trova in isolamento perché positivo, non può recarsi autonomamente a eseguire un tampone di fine isolamento che sarà prenotato e comunicato al cittadino direttamente dall’Azienda USL, come già avviene. Si invitano dunque le persone a non uscire per recarsi in farmacia (in tal modo si viola l’isolamento previsto per legge) ma ad attendere le indicazioni Ausl.

L’Ausl ha già avviato il processo di adeguamento per tutti i casi positivi e i contatti attualmente in carico, con l’obiettivo di consentire al maggior numero di persone possibile di adattare la propria condizione alle norme previste. Si tratta di un processo complesso in quanto sono attualmente in carico all’Ausl, rispettivamente, oltre 15.000 persone tra casi positivi e contatti per cui serviranno alcuni giorni per stabilizzare tutti i percorsi.

 “Adeguarci in questi giorni è un’operazione molto impegnativa ma stiamo davvero facendo di tutto. Maggiore responsabilità è affidata al cittadino – dichiara Davide Ferrari, direttore del Dipartimento di Sanità Pubblica –, nei confronti di sé stesso e degli altri: sarà lui a dover mettere in atto tutti i sistemi possibili di autocontrollo e di tutela dei propri cari, in particolare i più fragili, rispettando tutte le indicazioni di prevenzione e protezione, soprattutto se si sia verificato un contatto con una persona positiva”.

Sul sito Ausl nella sezione Coronavirus saranno progressivamente inserite tutte le nuove indicazioni, i cittadini sono invitati a consultarla in caso di dubbi, evitando di contattare il call center.

 

Casi positivi: isolamento

Il cittadino con esito positivo ad un tampone deve comunque porsi immediatamente in isolamento (come da indicazioni alla pagina www.ausl.mo.it/coronavirus-quarantena) in attesa di ricevere la comunicazione Ausl con l’invito a segnalare i propri contatti conviventi tramite l’apposito form, il cui link sarà inviato con sms una volta che il tampone è refertato. A partire da questa segnalazione si attiva l’invio della notifica di isolamento.

In caso di tampone positivo (si ricorda che anche l’antigenico eseguito in Farmacia o in Laboratori autorizzati vale per la diagnosi di positività): per coloro che abbiano già ricevuto la dose booster, o che abbiano completato il ciclo vaccinale da meno di 120 giorni l’isolamento può essere ridotto da 10 a 7 giorni, purché siano sempre stati asintomatici, o risultino asintomatici da almeno 3 giorni. L’isolamento di un caso positivo termina comunque solo con l’esecuzione di un tampone molecolare o antigenico, programmato dall’Ausl, con risultato negativo.

Per i casi già in isolamento valgono le tempistiche in vigore al momento dell’isolamento.

In queste prime giornate, in attesa di adeguare i sistemi alle nuove disposizioni, i cittadini potranno ricevere la lettera con le vecchie tempistiche di isolamento, ma saranno poi presi in carico con un successivo adattamento ai nuovi percorsi.

 

I contatti dei casi positivi: quarantena

I contatti conviventi, segnalati tramite il form dal caso positivo, ricevono dall’Ausl le indicazioni da seguire, in relazione al proprio stato vaccinale o all’avvenuta guarigione.

Sarà valido da oggi quanto previsto dalle nuove indicazioni del Decreto Legge 229 del 30/12/2021, contenute nella tabella in allegato.

Già da oggi non necessitano più di disposizione Ausl di quarantena le persone che sono state in contatto con un caso positivo se rientrano in una delle seguenti categorie:

– vaccinazione con dose booster

– vaccinazione con ciclo primario completato non oltre i 120 giorni precedenti

– guarigione da infezione da SARS-CoV-2 non oltre i 120 giorni precedenti

Dunque coloro che sono in una di queste condizioni, se asintomatici, sono da considerati a tutti gli effetti non più soggetti al provvedimento di quarantena ma dovranno porsi in auto-sorveglianza per 5 giorni. Dovranno inoltre utilizzare per 10 giorni mascherine ffp2 – oltre a rispettare scrupolosamente tutte le altre misure anticontagio – e, nel caso di comparsa di sintomi, contattare il proprio Medico o Pediatra che potrà richiedere il tampone, se necessario.

Per i non vaccinati, i vaccinati con ciclo primario completato da oltre 120 giorni e per coloro che non hanno completato il ciclo primario rimane confermato l’obbligo di quarantena, per monitorare l’eventuale contagio: le tempistiche sono differenziate sulla base dello stato vaccinale e sono riportate nella tabella in allegato.

Anche i contatti, come potrebbe succedere per i casi positivi, in queste prime giornate in attesa di adeguare i sistemi alle nuove disposizioni, potranno ricevere la lettera con le vecchie tempistiche di quarantena, ma saranno poi presi in carico con un successivo adattamento ai nuovi percorsi.

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